TERAMO – Via Balzarini a Colleparco, la “fabbrica del malessere“, così l’hanno definita gli attuali condomini.

Si tratta di cittadini sfollati trasferiti nel condominio denominato la “Fabbrica del Benessere“: due palazzine all’epoca acquistate dalla Regione per destinarle agli sfollati del sisma. Stamane conferenza sul posto con il sindaco Gianguido D’Alberto, l’assessora comunale Pina Ciammariconi, il consigliere regionale del M5S Francesco Taglieri e l’avvocato Sarchese, legale delle 23 famiglie che attualmente alloggiano negli immobili. “Si è cercato di acquistare all’epoca alloggi senza rispettare i criteri“, ha detto Taglieri. In pratica in queste palazzine abitano molti anziani pensionati o comunque cittadini con Isee molto bassi che non possono permettersi spese di gestione così esose. La maggior parte di loro arriva dalle abitazioni inagili di Colleatterrato Basso. Si è scoperto infatti che questi alloggi sono molto energivori. “Questi cittadini hanno avuto danni per il terremoto  – ha detto l’assessora Ciammariconi – e hanno perso le loro case. Hanno partecipato al bando per l’assegnazione di una nuova sistemazione temporanea e hanno accettato questi alloggi. Poi è successo che ci sono stati dei problemi di contabilizzazione delle utenze e delle spese. Sono arrivate spese condominiali con delle cifre nell’ordine di 4.000 euro. Se a queste persone fosse stato detto all’inizio che questi alloggi avrebbero avuto dei costi più elevati a causa della tecnologia presente, come la domotica, non avrebbero accettato“. “Si parla di palazzine del benessere ma non sappiamo che tipo di benessere. Diversi appartamenti hanno più problematiche. Molti lamentano l’eccessivo caldo in estate e freddo in inverno. Gli appartamenti non hanno tende o tapparelle“.

Ad oggi nonostante diversi solleciti non ho la documentazione dei contratti. Non conosco la realtà delle cose e se i cittadini dovessero o mano sostenere dei costi. Ho chiesto chiarimenti. L’Ater non ha mai risposto, questo atteggiamento mi fa pensare male. Invito l’Ater a trovare una soluzione–  ha detto l’avvocato Sarchese -. Una cosa è certa, la soluzione per questi cittadini sfollati va trovata. Loro non possono essere lasciati nel limbo“.

CONFERENZA STAMPA IN VIA BALZARINI

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