TERAMO – Siamo sollecitati ogni giorno dalle giuste e sacrosante lamentele de nostri concittadini per la mancata
riapertura di Ponte San Gabriele, che di fatto ha blindato la città, paralizzata dal traffico, in una quotidiana spirale di caos e di disagi.
In una recente intervista, incalzato sulla data della riapertura del ponte, l’Assessore Cavallari ha suggerito di rivolgere la domanda all’Anas precisando che attraverso le “interlocuzioni telefoniche”, non ha ricevuto una comunicazione ufficiale della tempistica di fine lavori, giustificando il fatto che l’Anas è un colosso delle infrastrutture ed è dunque normale che sia cauto con l’indicazione esatta delle tempistiche.
Successivamente abbiamo appreso dagli organi di stampa che la Società ha comunicato “per le vie brevi” al Sindaco che non sarebbe riuscita a concludere l’intervento entro fine settembre, come previsto, manifestando l’esigenza di un ulteriore e non precisato tempo a disposizione per portare a termine i lavori.
Da agnello a leone il passo è stato breve: di fronte al fallimento gestionale, il Sindaco D’Alberto e l’Assessore Cavallari si rivestono di autorità dichiarando inaccettabile la situazione e, carta e penna alla mano, decidono di… scrivere al Prefetto, demandando dunque ad altri la soluzione di un problema che non riescono a gestire, a dimostrazione della consueta mancanza di responsabilità a cui siamo tristemente abituati.
Davanti ad un intervento rilevante come quello dei lavori su un ponte, che produce effetti impattanti sulla circolazione del traffico dell’intera città, occorrono una attenzione e una sensibilità molto differenti rispetto a quelle che vengono richieste per le ordinarie manutenzioni. Attenzione che non si realizza certamente con le semplici telefonate di sollecitazione e con gli auspici di pronta realizzazione dei lavori.
In questi casi una Amministrazione seria, nella valutazione tecnica del progetto avrebbe dovuto innanzitutto attivare l’interlocuzione ufficiale ad un buon livello con i vertici dell’Anas, dettare delle prescrizioni e monitorare costantemente i lavori ed il cantiere – dove attualmente non si registra la presenza operai al lavoro. Tra l’altro, la situazione è ancora più caotica per il concomitante intervento di Piazza Garibaldi.
Il Gruppo di Futuro In, alla luce della situazione di totale incertezza sulla data di riapertura di Ponte San Gabriele, chiede al Sindaco e all’Assessore Cavallari di convocare con urgenza un Tavolo di confronto con l’Anas, al fine di ristabilire la giusta ed appropriata interlocuzione nei rapporti interistituzionali e ad esigere con autorevolezza la comunicazione ufficiale da parte della Società della tempistica per la riapertura della strada nella sua piena funzionalità – Laura Angeloni, Gruppo consiliare Futuro In