ISOLA DEL GRAN SASSO – Venerdì 6 ottobre 2023, alle ore 10:00, sarà inaugurata, presso il Museo d’arte sacra Staurós, sito nel Santuario di San Gabriele dell’Addolorata (Isola del Gran Sasso D’Italia, TE), la mostra “Miti e memorie del Mediterraneo nell’arte di Renato Coccia”. La mostra si inserisce nell’ambito del progetto denominato “I colori della vita”, sviluppato in partenariato con la Pro Loco di Castelli e la Pro Loco di Torricella Sicura, e sostenuto dalla Regione Abruzzo, dal MLPS, dall’Università degli Studi di Teramo. Organizzata dalla Fondazione Pasquale Celommi ETS e dall’Associazione Amici di San Gabriele Dell’Addolorata Onlus, l’iniziativa permetterà, per la prima volta, la visione di alcune delle opere appartenenti ai quattro cicli di disegni, incisioni e dipinti che il maestro Renato Coccia ha dedicato alla mitologia greco-romana.

I primi tre cicli illustrano la “Biblioteca” dello Pseudo-Apollodoro (con 60 incisioni e 10 disegni) e due grandi poemi della letteratura latina, l’”Eneide” di Virgilio (con 50 disegni) e le “Metamorfosi” di Ovidio (con 120 opere); l’ultimo ciclo comprende 50 ritratti a mezzo busto e 6 disegni ad acquerello, raffiguranti i personaggi della mitologia classica. La tetralogia è stata pubblicata dalla Fondazione Celommi in quattro volumi: “L’Eneide. Penna, Gouache e carta paglia” (2020), “Le Metamorfosi di Ovidio. Disegni, Incisioni e Quadri” (2021), “Apollodoro, Biblioteca. Incisioni e Disegni” (2022) e “Ritratti senza volto. Disegni dei miti greci e di Roma antica” (2023). Nella mostra saranno esposti 21 disegni e 23 opere che illustrano, rispettivamente, l’Eneide e le Metamorfosi, 25 opere appartenenti al ciclo della Biblioteca e 22 ritratti.

Il maestro Coccia ha rappresentato gli episodi più celebri e suggestivi della Biblioteca e dei poemi di Virgilio e Ovidio, come il suicidio di Didone e la metamorfosi di Dafne in una pianta di alloro, senza, tuttavia, trascurare i brani meno citati, che ispirano opere come “Il cervo di Silvia e Leucotoe e Clizia”. Allo stesso modo, ha dato un volto sia ai protagonisti della mitologia classica, come Zeus, Eracle e Prometeo, sia a personaggi secondari e meno noti. Così, ad esempio, tra i valorosi guerrieri, accanto al capo degli Argonauti Giasone e all’esule troiano Enea, compare anche il meno conosciuto Aiace Oileo.

Piena espressione della passione coltivata dall’artista per la mitologia classica, la mostra consente di avvicinarsi a un universo che appare ormai lontanissimo, poiché dominato dalla volubilità di divinità dai tratti fortemente umani e determinato dal Fato. In questo modo, il maestro Coccia getta un ponte tra il nostro mondo e un Mediterraneo ancestrale, nel quale affondano le radici più profonde della cultura occidentale.

Nato a Sant’Omero (TE) il 22 giugno 1935, Renato Coccia trascorre l’infanzia nel paese natale, per poi trasferirsi a Genova, dove frequenta la “Scuola d’Arte per disegnatori” ed esordisce, negli anni Sessanta, come pittore e incisore. A partire dagli anni Ottanta espone, nelle sue prime mostre personali, opere di carattere figurativo, nelle quali i paesaggi campestri e i borghi marinari rimandano ai ricordi dell’infanzia. L’elemento autobiografico e il motivo naturale e paesaggistico tornano nelle mostre di Milano, “Paesaggi e rimembranze” (2004) e di Genova, “Stagioni” (2005). A partire dagli anni Ottanta, i temi di carattere storico si affermano come nuove fonti d’ispirazione per l’artista: tra il 1988 e il 1991 realizza le raccolte “Briganti d’Abruzzo” e “La guerra civile nell’Abruzzo Teramano” (1860-1861). Il tema religioso assume, nell’opera dell’artista, un ruolo altrettanto rilevante: nel 2007, nella chiesa di Santa Zita di Genova, allestisce “Il volto della passione” e, in occasione dell’Anno Giubilare (2015), espone la raccolta “Santi e Beati d’Abruzzo”. Al motivo letterario, invece, sono dedicate le mostre “La Divina Commedia negli ex libris di Renato Coccia” (Sant’Omero, 2008 e Sassoferrato, 2012) e “Se solo fossi stato poeta, incidere e dipingere Giacomo Leopardi in 49 opere” (Genova, 2018 e Isola del Gran Sasso, 2018).

La mostra “Miti e memorie del Mediterraneo nell’arte di Renato Coccia” sarà aperta al pubblico, su prenotazione, dal 6 ottobre al 5 novembre 2023, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, dal lunedì al venerdì, e dalle ore 9:00 alle ore 18:00 il sabato e la domenica.

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