TERAMO  – “Il dibattito in corso sul tema del nuovo ospedale a Teramo ha dimostrato ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che se le rappresentanze politiche ed istituzionali prendono atto delle volontà popolari, le problematiche possono avere felici soluzioni”. Così, in una nota stampa, il Comitato Nuovo Ospedale Pro Mazzini, “composto da ben 32 sigle – si precisa – da quattro anni, attraverso convegni, incontri pubblici, comunicati ed altro, hanno tante volte invitato inutilmente gli organismi decisori ad abbandonare i tanti distinguo ed a passare ad un’azione concreta, attraverso la scelta condivisa di Villa Mosca, quale sito per il nuovo nosocomio”.

“Siamo felici, insieme a tutta la città, che la situazione al momento sembra radicalmente cambiata – commenta il Comitato – con un consenso quasi unanime sulla localizzazione presso l’esistente ospedale, area destinata a servizi sanitari, ecologicamente adatta, dotata di infrastrutture, localizzata vicino al centro storico e dal costo di realizzazione nettamente inferiore rispetto all’ipotesi di Piano D’Accio. Siamo soddisfatti che sul tema si stia per convocare un consiglio comunale straordinario, unico organo abilitato per la scelta, perché vi sia un voto tra i cinque siti indicati in precedenti delibere. Senza tanti distinguo, è questo l’atto che la città attende per consentire poi alla Regione Abruzzo ed alla Asl Teramo la predisposizione di atti conseguenziali. Questa importante disponibilità è stata a più riprese dichiarata dal Presidente Marsilio, il quale ha anche assicurato le risorse finanziarie a copertura dell’intero intervento sul sito dell’ex Mazzini, se eventualmente scelto”.

“Se tutto quanto dovesse avvenire (noi non ne dubitiamo minimamente), a nostro parere viene indicata una strada da percorrere in ogni occasione quando si deve decidere di importanti iniziative per la città di Teramo. Insieme si può, con il coinvolgimento dei cittadini, per un rilancio di una Teramo che soffre, ad iniziare dalle carenze strutturali e dagli squilibri territoriali(ferrovia Teramo/Giulianova, rilancio di quartieri e frazioni, riqualificazione del centro storico, rilancio del nucleo industriale, attenzione turistica alla aree interne). L’esempio per la scelta del sito del nuovo ospedale sia l’inizio di un nuovo modo di interpretare la gestione della cosa pubblica: sui grandi temi occorre dialogare e non fare marcire le decisioni. I Comitati di quartiere, i sindacati e le associazioni ci sono; la politica teramana deve necessariamente prenderne atto”, conclude la nota del Comitato pro Mazzini.