PESCARA – Nelle settimane scorse i mezzi di informazione hanno posto ancora una volta l’attenzione sulla mobilità sostenibile soffermandosi in particolare sulle criticità che attengono il trasporto ferroviario in Abruzzo a cominciare dalla carenza di fermate per i treni a lunga percorrenza.
ABRUZZO/MARCHE: LA DIFFERENZA E’ ABISSALE – Questa è una criticità con la quale l’Abruzzo convive tristemente da svariati anni ed è particolarmente rilevante nel momento in cui ci si raffronta con regioni similari, limitrofe e confinanti come nel caso delle vicine Marche.
1) GIULIANOVA/SAN BENDETTO DEL TRONTO – Per fare un primo esempio esplicito è sufficiente mettere a confronto le città di Giulianova e San Benedetto del Tronto ovvero due località turistiche le cui stazioni ferroviarie distano tra di loro poco più di 30km. Ebbene a Giulianova oggi transitano e sostano appena 4 treni a lunga percorrenza e che peraltro diventeranno solo 2 con l’entrata in vigore dell’orario invernale prevista per il prossimo 10 dicembre. Un trattamento assai diverso rispetto alla vicina città marchigiana dove invece persistono ben 12 fermate giornaliere.
2) PESCARA / ANCONA – Un altro esempio attiene la stazione di Pescara C.le dove attualmente si fermano 22 treni a lunga percorrenza contro i 26 di Ancona, facendo emergere anche in questa circostanza una penalizzazione verso la Regione Abruzzo.
Questa situazione di iniquità ingiustificabile e, per certi versi, inaccettabile, crea un’indubbia penalizzazione ai cittadini abruzzesi soprattutto per raggiungere la destinazione di Bologna che rappresenta l’hub più vicino per collegarsi alla rete di alta velocità ferroviaria. Viceversa i cittadini marchigiani oltre ai treni a lunga percorrenza possono raggiungere più facilmente e direttamente l’hub di Bologna utilizzando anche con tempi ragionevoli di percorrenza gli stessi treni regionali. Le responsabilità di questa iniqua offerta ferroviaria sono da imputare a Trenitalia e soprattutto alla classe politica regionale che si è sempre considerata estranea all’argomento e non ha mai saputo pretendere una equa e corretta offerta ferroviaria alla pari delle regioni similari Speriamo che in fase di proroga del Contratto di Servizio con Trenitalia la classe politica ponga come richiesta anche una migliore offerta commerciale dei treni a lunga percorrenza e che Trenitalia accetti colmando un gap regionale ormai inaccettabile – Filt Cgil Abruzzo Molise –