ATRI – Grande successo ad Atri per la seconda edizione del Festival dell’organetto abruzzese dedicata a Pietro Tavani, raffinato costruttore e insegnante di organetto abruzzese, di Casoli di Atri, discendente di una famiglia che da più di cento anni si dedicava alla costruzione del popolare strumento, assai diffuso nel centro Italia e in Abruzzo in particolare.

Teatro Comunale gremito in ogni ordine di posti per applaudire i concorrenti, oltre 40 provenienti anche da fuori regione, valutati da una qualificata giuria composta da: Mauro Di Ruscio, Vincenzo Camillotti, Daniele Falasca  e Concezio Leonzi.

A vincere il Premio Città di Atri è stato Samuel Ricchilongo dodicenne di Scerne di Pineto il quale oltre al trofeo si è aggiudicato un premio di 250 euro. Il miglior concorrente atriano è stato Alessandro Pisciella. Il Trofeo Pietro Tavani, che è stato assegnato al primo classificato, è stato offerto dalla famiglia Tavani. Erano presenti in sala le figlie del maestro cui il festival è dedicato: Anna Sofia, Marcella e Franca. A presentare l’iniziativa il maestro di organetto Cristian Ruggeri.

Tavani – commentano gli organizzatori – è stato insuperabile nella costruzione e nell’esecuzione dell’organetto abruzzese. Le sue creazioni sono vere opere d’arte che portano avanti un’antica tradizione artigianale della nostra regione. La sua musica ha ispirato generazioni di musicisti e ha reso l’organetto abruzzese un simbolo della nostra cultura. Per questo era doveroso ricordarlo con un festival che porta il suo nome. In questa edizione abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare alcune delle migliori esecuzioni di organetto abruzzese e di ammirare alcune delle creazioni straordinarie di Pietro Tavani“.

È stato un momento di condivisione, di gioia e di celebrazione della nostra cultura – commentano il Sindaco Piergiorgio Ferretti e l’Assessore alla cultura del Comune di Atri Domenico Felicione -; questo evento ha offerto un’opportunità straordinaria per celebrare la ricchezza del nostro patrimonio culturale e artistico in vista delle prossime Giornate Europee del Patrimonio, che si terranno il 23 e il 24 settembre. È stata un’esperienza unica per immergersi nella cultura abruzzese e partecipare in anticipo a questa celebrazione che coinvolgerà tutta l’Europa. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questo festival, l’associazione Rione San Domenico e il Coro Di Jorio, dai musicisti ai costruttori di organetti, dai volontari agli sponsor e alla giuria”.