PINETO – Nel quartiere circola un odore nauseabondo tale da non riuscire a tenere le finestre aperte. “Già da prima dell’inizio dell’estate, il cattivo odore che caratterizza le giornate dei cittadini di Villa Ardente è diventato insopportabile. Un odore così nauseabondo da non riuscire a tenere le finestre aperte, maleodorante al punto da far perdere il sonno. L’aria è pressoché irrespirabile per coloro che risiedono lungo il Calvano”. Questa è la denuncia di alcune famiglie della zona. Il Comune, che è chiaramente a conoscenza del problema e del disagio dei cittadini, non ha ancora intrapreso alcuna iniziativa concreta per risolverlo. Il coordinatore di FdI Pineto Pio Ruggiero ha dichiarato: “La questione non è stata ancora risolta o quantomeno affrontata. Vogliamo sottolineare che la salute e il benessere delle persone sono strettamente correlati allo stato dell’ambiente e che questo fattore non è legato solo alle bandiere blu o altri vessilli. Un ambiente di buona qualità risponde alle esigenze di base, anche in termini di aria e di inquinamento, e su tutto questo registriamo un imbarazzante immobilismo dell’amministrazione PD/5Stelle targata Verrocchio“. “La nostra amministrazione è assente – prosegue Ruggiero – è pronta solo a fare foto per andare sulla stampa ma, oltre ogni futile spot, soprattutto l’assessore all’Ambiente, Marta Illuminati, anche in questo frangente risulta non pervenuta. Appare quantomeno anomalo che all’assessore sia sfuggito questo problema e i miasmi che si respirano in quella parte della città. Il Calvano è un biglietto da visita nei confronti dei turisti, ma in queste condizioni non aiuta l’immagine e la promozione turistica di Pineto“.

Fratelli d’Italia chiede all’amministrazione comunale di intervenire urgentemente per risolvere i problemi che affliggono i cittadini di Villa Ardente causati dagli odori nauseabondi, il proliferare di insetti e topi dovuti dal ristagno dell’acqua. Basterebbe manutenere la foce del Calvano con una costante apertura verso il mare.

Chiunque gestisca la cosa pubblica ha il dovere di darsi da fare per garantirla.