L’AQUILA – Incrementare l’attività di controllo e monitoraggio della Polizia municipale nel territorio cittadino.
Con questo obiettivo la giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo finalizzato al potenziamento del servizio della PM e ampliamento dei controlli, anche con l’incremento della presenza di agenti nelle ore serali.
Nel documento, infatti, si legge che il responsabile del settore sarà chiamato a formulare proposte che prevedano l’estensione dell’orario fino alle ore 24 (con quantificazione delle unità lavorative necessarie, anche in considerazione delle assunzioni che verranno effettuate nelle prossime settimane come da piano triennale), forme di collaborazione con strutture esterne o altre ipotesi contemplate e regolamentate dal dettato normativo (DM n. 269 del 2010).
“Alla luce di spiacevoli episodi che periodicamente si verificano in particolari zone della città e considerata la necessità di aumentare i controlli anche nelle ore serali, in centro e in periferia o dove l’accesso è reso difficoltoso dai processi di ricostruzione in atto, stiamo valutando la possibilità di aumentare la presenza di pattuglie e di attivare collaborazioni con privati”. È quanto dichiarato dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e dall’assessore con delega alla Polizia Municipale, Laura Cucchiarella.
“Il provvedimento affiancherebbe l’importante azione condotta quotidianamente da Prefettura e Forze dell’Ordine a tutela della nostra comunità, per cui esprimiamo sentimenti di profonda riconoscenza. Il Comune, per aumentare gli standard di sicurezza, ha già sottoscritto il Patto per la sicurezza urbana con il prefetto e destinato importanti risorse, circa 4 milioni di euro a valere sul fondo complementare al Pnrr, per installare ulteriori 900 telecamere di videosorveglianza in città e nelle frazioni che si andranno ad aggiungere alle oltre 200 già attive e operative in punti strategici”.
“L’obiettivo finale di tutte le istituzioni in campo – concludono sindaco e assessore – è quello di garantire la serenità della comunità, dei nostri ragazze e ragazzi e delle loro famiglie”.