TERAMO – Presentato nella sala consiliare della Provincia di Teramo, in via Milli,  lo studio di fattibilità del nuovo “Polo degli Istituti tecnici” che nascerà dalle ceneri dei tre edifici dislocati in via San Marino, ovvero il Liceo Scientifico “Einstein”,  l’ex Itis Alessandrini e l’ex Ipsia Marino.

Alla presenza del progettista, l’ingegnere Domenico Merlino, della Merlino progetti Srl, la conferenza è stata introdotta dal consigliere provinciale delegato all’edilizi scolastica, Luca Lattanzi. Presenti il presidente dell’Ente provinciale Camillo D’Angelo, l’assessore regionale all’istruzione Pietro Quaresimale, il consigliere regionale del PD Dino Pepe, la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Clara Moschella e  le presidi dei due istituti interessati,  Eleonora Magno e Maria Letizia Fatigati.

Il nuovo polo sarà moderno, performante, modulabile, integrato, tecnologicamente all’avanguardia e sostenibile con ampi spazi verdi, palestre, 4 campi polivalenti, e un’agorà con aree fruibili anche dai cittadini.  C’è anche una torre destinata alla socializzazione e aree parcheggio completamente interrate.  “Una nuova linfa all’edilizia scolastica”, ha detto Lattanzi.

E’ un progetto rivoluzionario, epocale, innovativo, con spazi vivibili 365 giorni l’anno per tutto l’arco della giornata, Un esperimento che sarà allargato anche alle altre scuole. Stiamo pensando anche alla realizzazione di una foresteria“, ha aggiunto D’Angelo che ha sottolineato come i finanziamenti ci siano.

Il nuovo polo costerà attorno ai 50 milioni. Questo è quanto è stato rimarcato dall’ingegner Marino mentre il Presidente D’Angelo ha stimato una cifra attorno ai 40 milioni. Le risorse tuttavia, almeno una parte, secondo D’Angelo ci sarebbero. “E’ stata comunque avviata una interlocuzione con il Ministro Valditara. La provincia è anche disposta fare debito“, ha sostenuto Lattanzi. La dirigente Moschella ha invece sollecitato risposte nel merito dei lavori, pur riconoscendo la validità della proposta. “E’ una proposta progettuale che guarda lontano, ci sono tanti spazi per la socializzazione che si agganciano ad una serie di azioni per promuovere azioni contro bullismo. Chiediamo però il massimo coinvolgimento degli uffici scolastici, provinciale e regionale. Ci vuole una sollecitazione che venga dal basso. E’ necessario chiedere alle scuole, attraverso gruppi di lavoro, di che cosa hanno realmente bisogno“. Un’altra preoccupazione rimarcata dalla Moschella è quella relativa alla collocazione degli studenti, una volta aperto il cantiere. “Parliamo di due istituti che già insistono su due sedi. Lo Scientifico ha già subito una divisione difficile, per noi è fondamentale sapere dove vengano ricollocati  i ragazzi. Abbiamo la certezza che i circa 1000 studenti non subiscono una interruzione della loro attività scolastica, rimanendo nel frattempo nelle loro sedi?” D’Angelo ha rassicurato in tal senso, parlando di un intervento modulare e scaglionato. “Si partirebbe dal professionale Marino, attualmente inagibile“. La Moschella ha incalzato: “L’importante è che non ci sia uno spacchettamento delle classi e una ulteriore diaspora. Soprattutto per l’Alessandrini che ha cercato di unire le due anime, il polo  economico con quello tecnologico“.

STUDIO DI FATTIBILITA’ NUOVO POLO TECNICO

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IL PROGETTISTA, L’INGEGNERE DOMENICO MERLINO

L’INTERVENTO DI CAMILLO D’ANGELO E LUCA LATTANZI

L’INTERVENTO DI CLARA MOSCHELLA

COMUNICATO PROVINCIA DI TERAMO

Un nuovo polo tecnico e tecnologico per le studentesse e gli studenti teramani
Teramo, 14 settembre 2023. “Un progetto rivoluzionario, epocale, innovativo”: questa la definizione che il presidente D’Angelo dà al “disegno” di ciò che sarà il nuovo polo scolastico di via San Marino a Teramo.

Questa mattina è stato presentato lo studio di fattibilità del nuovo polo tecnico e tecnologico che vuole riunire le anime degli istituti “Alessandrini”, “Marino”, “Pascal”, “Comi” e “Forti”. Lo studio, realizzato dalla Merlino Progetti s.r.l., è stato illustrato dal consigliere delegato all’edilizia scolastica Luca Lattanzi, dal presidente Camillo D’Angelo e dall’ing. Merlino, alla presenza e con la partecipazione del consigliere regionale Dino Pepe, dell’assessore regionale Pietro Quaresimale, della prof.ssa Clara Moschella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale e delle dirigenti scolastiche dell’”Alessandrini – Marino”, la prof.ssa Letizia Fatigati, e dell’”Einstein”, la prof.ssa Eleonora Magno.

Una scuola aperta alla città, fatta non soltanto di spazi per la didattica classicamente intesi ma anche di agorà, auditorium, parcheggi sotterranei”, dichiara il consigliere Luca Lattanzi.

Un progetto ambizioso stimato in circa 45 milioni di euro, fondi che in parte la Provincia già ha a disposizione rimodulando i finanziamenti per gli adeguamenti sismici, ulteriori fondi arriveranno dal Ministero con il quale ci sono già interlocuzioni dallo scorso marzo”, conclude il consigliere.

Nel suo intervento, il presidente Camillo D’Angelo pone l’accento sul rinnovamento che questa nuova struttura può portare all’intera comunità: “non è più pensabile oggi utilizzare le scuole come 60 anni fa, con lezioni frontali, con una piccola palestra, un piccolo atrio. Oggi la scuola deve essere aperta alla città, e la città deve essere aperta alla scuola: uno spazio fruibile sempre, mattina e pomeriggio, da tutta la collettività, dalle associazioni sportive, artistiche e culturali alla cittadinanza. Uno spazio vivibile a trecentosessanta gradi, in tutte le ore del giorno, tutto l’anno“.

Un progetto con spazi verdi, spazi per fare jogging, passeggiate, parchi, una biblioteca aperta e un’agorà che, come ci insegnano gli antichi greci, funga da luogo di scambio sociale e culturale. Spazi grazie ai quali i ragazzi possano allontanarsi da quella decadenza e che siano invece in grado di aumentare la voglia di crescere e la curiosità verso il mondo: a loro non daremo neanche la possibilità di annoiarsi”.

Tanti spazi dedicati inoltre all’arte e allo spettacolo, un luogo che possa essere un esperimento virtuoso per la nostra provincia e per l’intero territorio regionale. Questa è la scuola che pensiamo, incernierata all’interno della città. Auspichiamo che questo polo faccia da traino per un nuovo modo di pensare la scuola”, ha dichiarato il presidente D’Angelo