GIULIANOVA – “Dati e atti amministrativi esposti nel corso dell’incontro – organizzato dal PD di Giulianova la scorsa settimana – dai Consiglieri Regionali Paolucci e Pepe con il Segretario regionale Marinelli, hanno fotografato l’evidente stato di difficoltà della sanità regionale e di quella teramana in particolare”. Le cifre a confronto, divulgate dal Partito Democratico di Giulianova:

“Governo CSX D’Alfonso 2014/2018 (periodo commissariamento parziale)

  • risorse finanziarie per l’edilizia sanitaria = € 143,00 Ml di cui € 40,00 Ml destinati (e accantonati) per l’Ospedale di Giulianova e successivamente ‘scippati’ da questo governo regionale e dirottati verso altri presidi ospedalieri della regione

Attuale Governo CDX Marsilio

  • fondi sisma 2017 + trasferimenti statali = € 412,00 Ml.

  • risorse PNRR + trasferimenti statali = € 288,00 Ml.

  • Totale = € 700,00 Ml. circa (cifre rilevate da Corte dei Conti).

Somme disponibili a bilancio ma utilizzabili solo “previa approvazione della rete ospedaliera regionale” di cui, al Ministero della Salute, non v’è alcuna traccia.

Al mancato utilizzo delle risorse per edilizia sanitaria, nel periodo 2019/2023, si aggiungono:

  • 25.000 prestazioni in meno rispetto al periodo precedente

  • costi della mobilità passiva attestati intorno agli € 85,00 Ml

  • raddoppio dei tempi di attesa per le prestazioni

La Corte dei Conti ha, nei giorni scorsi, ‘certificato’ un passivo del risultato di esercizio 2022 pari a € 170,00 Ml. rispetto agli € 72,00 Ml. del 2021.

Il nosocomio cittadino:

Sul presidio di Giulianova – a conferma della perdita di servizi, delle carenze di organico e dell’assenza di programmazione – rileviamo:

  • la mancata promessa (elettorale) del 2019, riguardo alla trasformazione del nosocomio cittadino in DEA di I livello, su cui si impegnò anche l’attuale amministrazione locale;

  • la sbandierata ‘apertura’ del reparto U.O.C. di Lungodegenza altro non che l’unità di Geriatria (già esistente);

  • cronica carenza di organico medici/paramedici con un esempio su tutti: Pronto Soccorso con 5 medici su 10 previsti

  • perdita di nr. 3.800 prestazioni nel periodo 2018/2022 (-7,00%)

  • notizie degli ultimi giorni annunciano riduzione posti letto in ortopedia (da 15 a 10) e ‘uscita’ di 2 unità di personale medico da cardiologia (UTIC – Terapia Intensiva) con rischi conseguenti per il mantenimento degli standard

Questi i numeri – impietosi e incontrovertibili – della Sanità regionale e locale targata Marsilio/Verì. La nostra provincia incarna il ruolo del brutto anatroccolo.

Nuovo Piano Ospedaliero Regionale

  • AQ – CH = 4 ospedali di Primo livello

  • TE – PE = nessun presidio di Primo livello

Crediamo che, nella nostra provincia sia possibile programmare – almeno – un DEA di I° livello anche in considerazione di ciò che era stato previsto nel 2019 e in virtù dell’impoverimento dei servizi. Riteniamo, altresì, che il tema della sanità giuliese debba essere tra i punti caratterizzanti il programma elettorale del centro sinistra in vista delle prossime elezioni comunali della primavera 2024. Il quadro relativo alla sanità e all’istruzione (solo per citarne due) vedrà un peggioramento qualora si realizzasse l’autonomia differenziata (Disegno di Legge Calderoli) che porterebbe le regioni del sud Italia in una situazione di divario incolmabile con il resto del Paese”. – Partito Democratico di Giulianova –