TERAMO – Si aprirà domani l’anno scolastico del Convitto Nazionale Melchiorre Delfico con la presenza nell’Aula Magna dell‘istituto dell’Assessore regionale Pietro Quaresimale. del Presidente della Provincia Camillo D’Angelo e del Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, per un incontro con gli studenti.

Dopo il saluto del Dirigente scolastico prof.ssa Daniela Baldassarre, che presenterà l’offerta formativa della scuola, seguirà l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte degli alunni delle classi 1M e 1N della Scuola Secondaria di primo grado “Melchiorre Delfico”, accompagnati al piano dal maestro Giacomo Sfrattoni e diretti dal prof. Claudio Azzaro. Infine un alunno della classe quinta leggerà un passo scelto dalla letteratura classica sull’educazione.

Sarà questa l’occasione per una riflessione sulle nuove sfide che attendono le scuole, dopo anni difficili, quelli dell’epidemia del covid-19, in cui ci si è confrontati con la paura.

Il Convitto di Teramo è una realtà viva e vitale nel centro cittadino, rappresentando un vero e proprio polo scolastico, con la scuola primaria, la secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado, con il Liceo Scientifico ordinario, il Liceo delle Scienze Applicate e il Liceo Coreutico, con servizi aggiuntivi, come il convitto e semiconvitto, che permettono la frequenza scolastica ad alunni sia del territorio locale che nazionale.

Tutta la comunità educante potrà, con l’occasione, dare il benvenuto ufficiale alla nuova dirigente scolastica, la Prof.ssa Daniela Baldassarre, che ha alle spalle una lunga carriera da docente di lettere prima e dirigente poi, che l’ha portata a confrontarsi con diversi ordini di scuola e diversi territori, come la città di Bergamo, in piena epidemia.

La scuola deve prendersi cura dell’anima, ascoltare le flebili voci dei giovani, che appaiono nella contemporaneità deboli e solitari, deve creare entusiasmo, permettere ai ragazzi di conoscere se stessi e i propri talenti. Deve indirizzarli in scelte consapevoli e meditate sul proprio futuro, fargli comprendere la cognizione della distanza, il pathos della differenza, l’eros dell’alterità.

Compito della scuola è riscoprire il pensiero interrogante, nella consapevolezza che l’ars interrogandi è più complessa ma decisiva per riappacificarsi con il tempo, mortificato e divorato da un presente deprivato sia della memoria sia del progetto, per arrivare ad avere soprattutto una visione complessiva delle cose”. Questo l’augurio della Dirigente Daniela Baldassarre agli alunni, ai genitori e a tutto il personale scolastico.