ROSETO DEGLI ABRUZZI – “L’estate 2023 è stata una stagione difficile per la Riserva Borsacchio. Da un lato sono aumentate enormemente le presenze sul lato turistico, ma sono emerse tutte le criticità sul lato della tutela ambientale”. Il commento è di Marco Borgatti, Presidente delle Guide Del Borsacchio, che spiega: “A metà luglio un esemplare di Caretta caretta, comunemente tartaruga marina, ha scelto di nidificare all’interno della Riserva Borsacchio a Roseto degli Abruzzi. Un evento raro in Abruzzo. Negli ultimi 10 anni è il terzo nido individuato in tutta la Regione, il secondo a Roseto degli Abruzzi dopo il famoso episodio del 2013 che, per molto tempo, è stato il nido individuato più a Nord nell’Adriatico”.
Il nido è stato deposto fra la notte del 17 e 18 luglio 2023 ed i volontari delle Guide del Borsacchio, impegnati ogni giorno in riserva per salvare le specie che vivono nell’area protetta, hanno individuato le tracce sulla sabbia grazie alle delimitazioni poste sulla spiaggia per i nidi di fratini e le specie di flora, consentendo così alle tracce di rimanere visibili senza il calpestio dei passati. Da quel momento si è subito attivato il Centro Studi Cetacei con i volontari specializzati che dal 31 agosto sono, con le Guide a supporto, in presidio costante in prossimità del nido di Tartaruga Marina, per tutelarlo e raccogliere dati importanti. “Uno sforzo incredibile svolto da volontari che per 45 giorni hanno percorso, anche 8 volte al giorno, la Riserva a piedi per informare i passanti e non compromettere il nido e dopo con la presenza in turni h24 – aggiunge il presidente delle Guide –. Nella notte fra Sabato e Domenica scorsa la prima schiusa con 17 esemplari arrivati al mare, poi altre 3 ed infine due schiuse singole per un totale di 22 tartarughe marine arrivate al mare. Il presidio rimane ancora secondo i tempi e le procedure degli esperti del Centro Studi Cetacei per garantire la massima tutela e dar le migliori opportunità di sopravvivenza. L’auspicio è che dal nido usciranno altre tartarughe a breve. I volontari saranno lì pronti”.
“Questo nido nella Riserva Borsacchio rappresenta un riscatto, verso lo stallo che vive l’area protetta. E’ un ulteriore elemento che richiama l’importanza dell’area e il suo valore naturalistico. Ricordiamo infine che le tartarughe tornano sempre dove sono nate per nidificare quindi, fra circa vent’anni, le piccole che sopravvivranno torneranno su questa riserva che speriamo abbia maggior considerazione da parte degli enti”, conclude Borgatti.