TERAMO – “La sostituzione di Corrado Gisonni con Pierluigi Caputi nel ruolo di Commissario Straordinario per la sicurezza del Gran Sasso appare come una scelta incomprensibile anche perché nessuno, né Governo, né Regione, sta fornendo una spiegazione plausibile. Come sempre non ne facciamo una questione di nomi, ma di efficacia nel trovare una soluzione per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso”. Così, in una nota, l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso. “Si è aspettato lo scadere dei termini e ad oggi manca ancora il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la nuova nomina che dovrà fare tutti i passaggi di controllo – continua la nota -. Il nuovo Commissario dovrà poi avere modo di studiare le carte e diventare operativo: i tempi quindi si allungheranno ancora nonostante ci si trovi in una situazione di emergenza che dovrebbe portare tutti ad agire molto rapidamente”.

“Invece di giocare a sistemare pedine, Governo e Regione dovrebbero impegnarsi ad accelerare le procedure – dichiara l’Osservatorio – far partire al più presto i lavori e trovare i 60 milioni di euro che ancora mancano. Siamo ormai arrivati alla progettazione e alla gara: non sarebbe accettabile che il lavoro fino ad oggi portato avanti andasse perduto. Sarebbe gravissimo perdere ulteriore tempo, considerato che, secondo quanto ipotizzato a suo tempo dalla struttura commissariale, da quando sarà indetta la gara saranno necessari diversi anni (almeno 5 o 6) per portare a termine i lavori”.

“Come Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso intendiamo ringraziare il Prof. Corrado Gisonni: nella differenza di ruolo e pur non essendo mancate in questi anni divergenze e differenti opinioni, è stato un interlocutore preparato e sempre disponibile. Ha più volte incontrato i rappresentanti dell’Osservatorio e ha partecipato ai momenti pubblici ai quali lo abbiamo invitato, non sottraendosi al confronto con la società civile come invece, negli oltre 20 anni di questa vicenda, hanno fatto e continuano a fare tante Istituzioni. Al prossimo Commissario auguriamo buon lavoro: come sempre lo giudicheremo per quanto farà e auspichiamo che voglia mantenere aperto il confronto con i portatori di interessi generali”, conclude la nota.

L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso è promosso da WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia – GADIT, FIAB, CAI e Italia Nostra.