NERETO – “Le parole sono importanti, e usarle nel modo corretto contribuisce alla costruzione di una società più inclusiva“, queste le parole utilizzate dal Sindaco Laurenzi in apertura dell’ultimo consiglio comunale. Siamo d’accordo! Talmente d’accordo da aver prontamente segnalato ed evidenziato le parole che il Sindaco Laurenzi ha rivolto ad una consigliera donna al primo consiglio comunale, con frasi come “stia zitta!”, “stia in silenzio!”.
Un’attenzione alle parole soltanto strumentale e sulla stampa, che oltre a non essere messa in pratica (vedi l’episodio accorso durante il primo consiglio), è di natura solo elettorale. Che il linguaggio e le parole contribuiscano alla creazione di una società più inclusiva è un pensiero condiviso dal gruppo ed in particolare dalle donne di “Insieme per Nereto“, le quali affermano: “il contributo delle donne a sostegno di chi subisce violenza non si concretizza con la mera presenza ad eventi e post Facebook, che non rappresentano affatto ad una vera sensibilizzazione sul tema”. “Esprimere solidarietà a tutte le donne non significa strumentalizzare eventi dedicati alla lotta contro la violenza di genere, bensì lottare ogni giorno e manifestare la propria vicinanza a tutte coloro che subiscono atti moralmente ed eticamente condannabili, e ciò indipendentemente dal ruolo che esse ricoprono o dal fatto che siano all’opposizione”. “Vogliamo inoltre fare presente al Capogruppo Massimo Salvi e al Sindaco Laurenzi che la nostra mancata presenza agli eventi di sensibilizzazione organizzati dall’amministrazione, e ci scusiamo per questo, dipende esclusivamente dal fatto che non abbiamo mai ricevuto alcun invito né abbiamo letto alcuna comunicazione in merito. Oppure per “eventi organizzati” il capogruppo Salvi intende riferirsi alle foto che in Sindaco strumentalmente si scatta, al fine di ottenere qualche like su Facebook, davanti alla panchina rossa? È questa l’idea di eventi e di sensibilizzazione?” replicano le donne di “Insieme per Nereto“.
“Vogliamo invece ricordare ed invitare il Capogruppo Salvi a prendere conoscenza delle PEC inviate il 30 marzo ed il 3 aprile con le quali la dott.ssa Erika Angelini invitava il Sindaco e l’amministrazione comunale a partecipare all’incontro dalla stessa organizzato, svoltosi il 5 aprile a sostegno delle vittime di reato attraverso la presentazione del “Progetto Re.Agire” che ricordiamo essere un progetto della Regione Abruzzo e consistente nel servizio assistenziale gratuito a sostegno di tutte le vittime e con l’occasione si è distribuito il materiale necessario ai rappresentanti di Enti, Istituzioni ed Autorità presenti. In tale occasione nessun rappresentante dell’amministrazione era presente così come nessuna risposta è seguita alle PEC di invito“. Auspichiamo di vedere una concreta partecipazione dell’amministrazione rappresentata “anche” da un solo consigliere, magari il capogruppo Salvi, del quale apprezziamo l’attenzione al tema, ma dal quale ci saremmo aspettate un intervento al primo consiglio comunale, quale capogruppo, per condannare e censurare l’episodio di aggressione verbale del quale si è reso protagonista il Sindaco della maggioranza di cui ora fa parte” – Insieme per Nereto –