ALBA ADRIATICA – Due rappresentanti storici del commercio di Alba Adriatica, Andrea Cicconi discendente della nota famiglia attiva nella vendita delle calzature già dal 1945, e Valerio Di Mattia ristoratore e gestore del Il Palmizio nonché presidente dell’associazione dei ristoratori Aria Food, hanno deciso di lanciare un messaggio chiaro alla città.

Ha destato molta preoccupazione la notizia dell’aggressione subita da una ragazza impegnata presso un’attività locale con contratto di lavoro stagionale, che all’uscita dell’azienda, terminato il proprio turno, veniva aggredita da un branco di sbandati che, senza alcun motivo, le hanno letteralmente distrutto la bicicletta che utilizzava per recarsi al lavoro.

Siamo mortificati per quanto accade in generale nella nostra città, per il disordine che emerge contro il rispetto dei principi della convivenza civica; siamo profondamente rattristati per la violenza e lo spavento subito dalla giovane lavoratrice aggredita. A questa ragazza esprimiamo tutta la nostra solidarietà.

In questa come in tutte storie di violenza subita dagli operatori, noi siamo dalla parte di una generazione di giovanissimi che continuano ad impegnarsi nel lavoro, nella costruzione e nella formazione del nostro tessuto produttivo turistico anche con impegni stagionali.
La scuola del lavoro stagionale continua a rappresentare la prima piattaforma della formazione alle attività di accoglienza turistica.
Per questo motivo ribadiamo la massima stima a tutti quei questi ragazzi che tanto responsabilmente sono impegnati nelle attività di servizio e di lavoro stagionale.
Ad essi va tutta la nostra ammirazione.

Non possiamo pertanto tollerare le tristi vicende scatenate da centinaia di perdigiorno, esaltati da alcol e droghe, depositari di una educazione civica relegata al livello del primate, che continuano ad oltraggiare la parte migliore della nostra comunità.
Noi stiamo dalla parte della ragazza aggredita, dalla parte di chi continua a lavorare con impegno e dedizione in mezzo a tanto caos.

Per questo motivo abbiamo deciso di comprare alla ragazza una nuova bicicletta che sarà utile per recarsi al lavoro con ritrovata serenità.
Questa bicicletta diventa così un vero e proprio messaggio di solidarietà espresso da una comunità intera che intende ribadire il valore positivo ed esemplare di questi ragazzi che col proprio impegno sostengono lo sviluppo del nostro tessuto commerciale cittadino. Loro sono il futuro che vogliamo”.

I Di Mattia e Cicconi hanno già parlato con i familiari della ragazza chiedendo scusa per quanto accaduto.
Nei prossimi giorni ci sarà un incontro informale nel quale i due commercianti si faranno portavoce di quanti intenderanno esprimere un messaggio di solidarietà alla ragazza e una presa di distanza dal mondo di violenza che troppe volte sta caratterizzando il modello vacanziero della costa.