ROSETO <<La questione relativa al consultorio sta diventando, ogni giorno e ora che passa, sempre più grottesca. 

Se non fosse un tema serissimo, che riguarda in particolare le fasce deboli o non protette, sarebbe da riderci per giorni, dopo gli atteggiamenti e le risposte date dal sindaco Nugnes>> dichiara Francesco Di Giuseppe capogruppo di FDI.

<<Basta riprendere i comunicati stampa diramati dallo stesso Ente per scoprire il gioco delle tre carte messo in atto dalla maggioranza: il 22 agosto il Sindaco metteva le mani avanti parlando del trasferimento temporaneo a Notaresco e del “fulmine a ciel sereno” arrivato dalla ASL pensando, in questo modo, di farla franca dalle sue palesi responsabilità e scaricandole sulla Azienda Sanitaria.

Responsabilità dell’amministrazione che noi di Fratelli d’Italia abbiamo subito richiamato, confrontando la situazione di Roseto a quella identica del comune di Nereto, risolta dal principio dal buon lavoro del sindaco Laurenzi che, consapevole dei lavori necessari, aveva già predisposto degli spazi temporanei da utilizzare allo scopo.

Ieri, in maniera unanime, la minoranza si è schierata a difesa della permanenza del consultorio familiare in città, chiedendo al Sindaco di attivarsi a tal fine, rimarcando le sue responsabilità e i suoi doveri di primo cittadino.

Nel mezzo, questa mattina  il tentativo, a mo’ di “soccorso rosso”, del consigliere regionale Sandro Mariani, che ha provato a calciare il pallone in tribuna nel tentativo di alleggerire la pressione su Nugnes e spostarla sul governo regionale, che va ribadito non ha responsabilità di sorta in questa vicenda.

Questa sera il “coupe de teatre”: la nuova nota stampa dell’Ente che esulta per la permanenza del consultorio in Città a seguito dell’interlocuzione con la ASL e in chiusura di comunicato l’attacco gratuito del Sindaco alle forze di opposizione ree solamente di averlo richiamato ai propri doveri.

Ancora una volta il primo cittadino pensa di abbindolare i Rosetani facendo creder loro di aver scongiurato, grazie a lui, il pericolo di spostamento.

Peccato che anche questa volta rimedi solamente una figura da “pollo”, visto che tutto questo poteva e doveva essere risolto dal principio, senza dover creare l’ennesimo caso.

Lo ribadiamo, Nugnes prenda esempio da altri suoi colleghi su come amministrare la città e si ricordi che i Rosetani non hanno l’anello al naso e sono stanchi dei suoi atteggiamenti presuntuosi e arroganti. Consigliamo di andare a raccontare queste storielle solamente ai suoi adepti, gli ultimi che ancora credono alle sue svolte>> conclude Di Giuseppe.