TERAMO – Finalmente! La notizia dell’incontro tra il sindaco di Teramo con l’assessore regionale alla sanità sul tema della localizzazione del nuovo nosocomio ed il risultato declinato costituiscono un dato estremamente positivo a vantaggio della città di Teramo. E’ la buona notizia che i cittadini e lo scrivente Comitato civico aspettavano da anni. La politica tutta, con l’incontro tra le istituzione sull’importante tema sanitario, ha dato un chiaro segnale  di voler operare in modo intelligente e razionale nella scelta del sito per il nuovo nosocomio nell’area dell’ex Mazzini. Un ringraziamento a Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo, ed a Nicoletta Verì, assessore regionale alla sanità, per aver giustamente interpretato e fatta proprio la proposta della volontà popolare.

E’ il risultato di una “buona politica”, perché finalmente i cittadini hanno”contato” e non sono stati solamente dei soggetti passivi. Ora si imponga uno studio di prefattibilità per l’area dell’ex Mazzini, al pari di quella per altri siti, e si convochi un  urgente consiglio comunale straordinario. Con l’accoglimento della proposta di collocazione del nuovo ospedale in area Mazzini verrebbe ad essere realizzato un importante principio costituzionale: la partecipazione prima di tutto in capo ad ogni scelta strategica significativa. I cittadini protagonisti, in sintonia con i loro rappresentati istituzionali, rappresentano un segno di civiltà e di amministrazione attenta alle tematiche. Poter realizzare questo disegno non è facile, ma se compiuto riavvicina i tanti disillusi alla vera politica, rendendoli compartecipi del loro futuro.

Ai diecimila cittadini che con la loro firma hanno sottoscritto l’appello agli amministratori  vadano i ringraziamenti da parte del Comitato per aver fatto vivere alla città di Teramo momenti di vera democrazia. Con la loro presenza hanno dimostrato che per Teramo ci potrebbe essere un futuro migliore se la politica ascoltasse la voce dei cittadini. Se il risultato atteso dovesse realizzarsi, questo potrebbe costituire l’inizio di un nuovo percorso di riavvicinamento degli amministrati agli eletti.