ROMA – Due finanzieri soccorritori sono morti mentre salivano in cordata una via nel cuore delle Alpi Giulie Occidentali, sul Monte Mangart, al confine tra Italia e Slovenia. I corpi senza vita sono stati ritrovati nella notte alla base della parete del Piccolo Mangart di Coritenza, dove da ieri mattina Giulio Alberto Pacchione di 28 anni e Lorenzo Paroni di 30 anni, entrambi finanzieri a Tarvisio, stavano risalendo la via Piussi, una via di sesto grado che percorre il verticale pilastro Nord. I due giovani erano in attività ufficiale di addestramento come finanzieri ed erano attesi in caserma in serata. La dinamica dell’incidente avvenuto in servizio è al vaglio della Procura di Udine

Entrambi facevano parte anche della stazione di Cave del Predil del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico: Lorenzo era a tutti gli effetti già un Tecnico del Soccorso Alpino, mentre Giulio era un aspirante soccorritore e avrebbe dovuto a breve sostenere l’esame di ingresso per entrare nel Corpo. Le dinamiche dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti, ma ad una prima valutazione si sarebbe trattato di una tragica fatalità, con un probabile crollo o distacco dall’alto che ha trascinato entrambi giù. Impossibile al momento valutare l’ora dell’incidente e a che punto della parete sia avvenuto. I due non risultavano raggiungibili né tramite dispositivi telefonici né attraverso dispositivi radio che avevano al seguito – ADN KRONOS –

Giulio era originario di Silvi. La sua morte ha scosso una intera comunità. Di seguito il cordoglio del sindaco Andrea Scordella e del presidente della regione Marco Marsilio

Oggi una giornata di dolore per la perdita del nostro caro concittadino il finanziere Giulio Alberto Pacchione, deceduto insieme ad un collega durante un addestramento sulla catena del Mangart.
Le più sentite condoglianze da tutta la comunità di Silvi che al papà Consigliere Comunale Dario Pacchione e alla mamma stimata Pediatra Adima Lamborghini.
Il Sindaco, Andrea Scordella

A nome personale e dell’intera giunta regionale porgo le condoglianze alla famiglia di Giulio Alberto Pacchione, il giovane teramano, finanziere del Soccorso alpino delle Fiamme Gialle, che ha perso la vita insieme a un collega durante un’arrampicata mentre svolgeva attività di addestramento, e sono vicino all’intero Corpo della Guardia di Finanza che quotidianamente svolge attività anche pericolose per la tutela della nostra sicurezza”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio

 

 

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Due finanzieri soccorritori sono morti mentre salivano in cordata una via nel cuore delle Alpi Giulie Occidentali, sul Monte Mangart, al confine tra Italia e Slovenia. I corpi senza vita sono stati ritrovati nella notte alla base della parete del Piccolo Mangart di Coritenza, dove da ieri mattina Giulio Alberto Pacchione di 28 anni e Lorenzo Paroni di 30 anni, entrambi finanzieri a Tarvisio, stavano risalendo la via Piussi, una via di sesto grado che percorre il verticale pilastro Nord. I due giovani erano in attività ufficiale di addestramento come finanzieri ed erano attesi in caserma in serata. La dinamica dell’incidente avvenuto in servizio è al vaglio della Procura di Udine.

Entrambi facevano parte anche della stazione di Cave del Predil del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico: Lorenzo era a tutti gli effetti già un Tecnico del Soccorso Alpino, mentre Giulio era un aspirante soccorritore e avrebbe dovuto a breve sostenere l’esame di ingresso per entrare nel Corpo. Le dinamiche dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti, ma ad una prima valutazione si sarebbe trattato di una tragica fatalità, con un probabile crollo o distacco dall’alto che ha trascinato entrambi giù. Impossibile al momento valutare l’ora dell’incidente e a che punto della parete sia avvenuto. I due non risultavano raggiungibili né tramite dispositivi telefonici né attraverso dispositivi radio che avevano al seguito.