L’AQUILA – “L’assurdità della situazione idrica di Chieti è tutta racchiusa nelle valvole di sfogo di via dei Vestini e via Fratelli Pomilio, dove l’acqua sgorga a getto continuo per non mandare in affanno un sistema già profondamente precario. Perdite ‘necessarie’ in una città che sfiora picchi del 70% di spreco di acqua. È evidente che i problemi siano talmente profondi che per risolverli serva una visione d’insieme, che guardi alle reti non a compartimenti stagni isolati ma con una visione unica. Durante i sei mesi di lavoro della Commissione regionale d’inchiesta sull’emergenza idrica in Abruzzo, da me richiesta e presieduta, abbiamo spinto affinché amministrazioni territoriali e società di gestione lavorassero fianco a fianco in questa direzione, per superare criticità stratificatesi nei decenni”.
“È necessario un controllo costante della parte politica, ed è per questo che ho proposto l’istituzione di una Commissione regionale Permanente che si occupi solo di Servizio Idrico e Cambiamenti Climatici in ogni momento dell’anno per trovare soluzioni definitive ai problemi decennali che ci trasciniamo su tutto il territorio. Serve un presidio fisso che monitori e stimoli interventi ogni giorno, tutto l’anno e per più legislature. Voglio sperare che i tempi siano maturi per mettere tutto a sistema, perché solo con uno sguardo d’insieme possiamo risolvere le criticità dei singoli”, conclude Marcozzi.