GIULIANOVA – Ha lasciato un segno, nella memoria e nella consapevolezza della realtà storica e sociale di chi era presente, l’incontro con Piera Amendola, ieri pomeriggio, in sala Buozzi. Promossa dalla Procura della Repubblica di Teramo con il Patrocinio del Comune di Giulianova, l’iniziativa ha coinciso con un approfondimento socio- normativo del fenomeno massonico italiano, interpretato e riletto potendo contare su una straordinaria mappa storica e intellettuale quale è “Padri e padrini delle logge invisibili. Alliata, Gran Maestro di rispetto”, ultimo libro della stessa Amendola. Piera Amendola, appunto, una donna che ha toccato e osservato da vicino il cuore dello Stato italiano, che ha studiato migliaia di carte, che ha ascoltato i testimoni dei fatti che hanno insanguinato e a lungo condizionato la vita repubblicana. Ciò che ha visto e capito, Piera Amendola ha saputo restituire con una indiscutibile capacità di sintesi, penetrazione e comunicazione. E’ emersa, dal suo intervento, una materia magmatica, un ginepraio di colpe e connivenze per molti versi ancora indecifrabile (“verminaio”, lo ha definito, evocandone una sorta di orrida vitalità). A fronte di tre logge regolari, esistono a tutt’oggi centinaia di organizzazioni massoniche, tanto segrete quanto protette da una legislazione a dir poco tollerante, ambiguamente connivente. Un pubblico attento e numeroso è stato sollecitato a riflettere, condotto lungo un percorso dove logge, corruzione, mafia e poteri deviati, coesistono e collaborano, nutriti da una pericolosa rete di malaffare, e sposando indisturbati, per molti anni, la strategia della tensione. Documentarista, archivista, attenta conoscitrice delle dinamiche destabilizzanti e trasversali che hanno minato e minano la nostra democrazia, la Amendola ha aperto una squarcio inquietante su una storia recente a cui il trascorrere del tempo non ha ancora restituito verità e nitore. Moderati dalla giornalista Pina Manente e introdotti dal Presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Teramo Antonio Lessiani, hanno dialogato con lei il Procuratore della Repubblica Ettore Picardi e l’avvocato Tommaso Navarra. Ha portato i saluti dell’ Amministrazione Comunale l’assessore Soccorsa Ciliberti e, con i saluti, espresso soprattutto il piacere e l’orgoglio, per la Città di Giulianova, d’ aver ospitato, in un pomeriggio in cui già aleggiava l’odore distratto del ferragosto, una testimone coerente, sensibile, profondamente umana, di una cronaca che ci riguarda, ci colpisce e non smette di interrogarci.