VAL VIBRATA – “L’Area di Crisi complessa Vibrata-Tronto è ad oggi l’unico strumento per rafforzare il tessuto produttivo esistente di cui il nostro territorio è stato dotato. Fu previsto dal Piano operativo Fse 2018-2020 quando l’allora governo di centro sinistra intuì l’importanza di ricostruire le condizioni per attrarre nuovi investimenti con il sostegno e il reimpiego dei lavoratori esclusi dal mercato del lavoro”. Così, in una nota, il Coordinamento del Partito Democratico della Val Vibrata.

“In questi anni il centro destra non ha aggiunto strumenti nuovi per far fronte alle difficoltà delle imprese e dei lavoratori e, anzi, con incertezze e ritardi, ha semplicemente chiesto numerose proroghe per continuare ad utilizzare le agevolazioni che l’Area di crisi offre”, proseguono i Dem.

“Proprio ieri, grazie allo strumento messo in campo dal centro sinistra nel 2017, l’Assessore Quaresimale ha potuto annunciare un intervento per la formazione e il reinserimento di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Una notizia positiva che se da una parte sottolinea la lungimiranza della Giunta D’Alfonso e dell’assessore Dino Pepe che seguì con dedizione e attenzione tutte le fasi dell’accordo con regione Marche, dall’altra evidenzia l’inconsistenza dell’attuale centro destra: incapace di dotare un’area fondamentale per l’imprenditoria abruzzese di strumenti nuovi che sostengano lavoratori e imprese”, conclude il PD Val Vibrata.