TERAMO – Ero a Montorio al Vomano per l’amichevole di ieri. Sugli spalti non c’era “Alfredo di Supergol” il quale, al contrario di me, c’era stato spesso in Promozione.

Quell’assenza mi è pesata molto più di quanto immaginassi; seguivo la partita e mi guardavo attorno sperando che ci raggiungesse anche in ritardo. Poi ho metabolizzato una cosa che rifiuto di accettare; la sua non sarà stata l’assenza di una partita ed allora, dopo averci parlato tante volte negli ultimi tempi, intendo scrivergli pubblicamente.

Nella consapevolezza che “Alfredo di Supergol” non sta attraversando il miglior momento di vita da uomo perbene, da amorevole padre di famiglia e da tifoso del Diavolo, voglio urlargli che non dovrà mai più rinunciare al “suo” Teramo, se l’amore per quei colori, così com’è, non è in discussione… anzi, esserci, incitare, incazzarsi e poi gioire spesso lo renderebbe felice.

Le oramai note problematiche che riconducono ad una situazione antipatica e dalla quale è scaturita l’autoesclusione dovrà assolutamente superarle, ad iniziare da martedì, perché a volerlo siamo tutti noi, senza voler addossare colpe o responsabilità a chicchessia.

Personalmente immagino e credo nella possibilità che vi possa essere un incontro tra i due, casuale o non, dal quale scaturisca un chiarimento senza rancori, un sorriso, una stretta di mano.

Non è utopistico pensarlo. Non è detto sia impossibile che accada.