TERAMO – Ragazza di 19 anni investita sulle strisce: l’automobilista è fuggito. E’ accaduto poco prima della mezzanotte a Piazza Dante all’angolo con via Carducci. Sul posto il 118 e due  volanti della Polizia. La ragazza è stata portata all’Ospedale Mazzini, dove è arrivata in codice giallo. Per lei un trauma cranico commotivo e all’arto inferiore. Dalle prime testimonianze sembrerebbe che il conducente dell’auto, pare a bordo di una vecchia Peugeot 205 rossa, dopo aver investito la giovane, sia sfrecciato via all’impazzata, tirando dritto. A piazza Dante in quel momento c’erano diverse persone, talune reduci dal concerto di Stefano Bollani in piazza Martiri, e stavano tornando proprio a riprendere le proprie autovetture. Sul posto si trovava anche il sindaco Gianguido D’Alberto. In questo momento si  sta cercando di visionare le videocamere della Tabaccheria di piazza Dante.

La testimonianza di un teramano su facebook. Gianluca Di Giacinto

Ore 23:50 circa, via Carducci, a due passi da piazza Dante, il nostro eroe / la nostra eroina investe una ragazza, sulle strisce pedonali che attraversano l’inizio di via Carducci (per intenderci, di fronte al tabaccaio), per poi scappare con la coda tra le gambe per via Milli e quindi verso i Tigli. Io ero dal lato opposto di via Carducci, ma il “botto” si è sentito distintamente, come la frizione che gridava pietà nel tentativo di darsela a gambe levate. L’auto, vista da lontano, mi ricorda una Peugeot 205 degli anni ’90, rossa come quella che aveva papà, con quelle due “righe” sopra la ruota posteriore destra. Il rombo dello smanettone da marmitta bucata.
Il 118 interviene in forse meno di 4 minuti. La ragazza è a terra, cosciente ma spaventata, un forte mal di testa, uno squarcio sulla coscia destra e sangue su tutti i vestiti. No, non la conosco, ma è sveglia, vigile, respira. Le stringo lo stesso la mano per cercare di tranquillizzarla e di farla stare il più immobile possibile, sento tutta la forza di una giovane età che saprà rialzarsi dopo questo spiacevole evento, e che le lascerà evidenti segni. Attorno a lei una quindicina di ragazzi che hanno assistito al folle gesto. Folle gesto perché, caro/cara mio/mia, di telecamere su via Carducci, su via Milli e per i “Tigli” ce ne sono diverse.
Non andrai lontano/a.