TERAMO – Non ha perso tempo il neo presidente del Castelnuovo Calcio, Dino Di Stefano, a piazzare i primi tasselli da proprietario del club (ieri, a Pescara, la ratifica di acquisto del 100% delle quote – ndr-).

Sarà Stefano Bellè (nella foto di metropolitan web) l’allenatore dei neroverdi (ex Sporting Scalo, Sporting Tullum, Ortona, Francavilla, Val di Sangro e Lanciano) e Franco Teodoro il direttore sportivo: quest’ultimo è stato uomo di fiducia dell’ex presidente del Giulianova e del Nereto, Luciano Bartolini. Si ripartirà da loro e dai pochissimi giocatori in organico per allestire gradualmente, ma velocemente “…una squadra che, senza voler illudere alcuno, dovrà disputare un campionato tranquillo, senza grandissime aspirazioni” ci ha dichiarato il neo presidente.

60 anni ancora da compiere, Dino Di Stefano, dopo aver avuto una buona esperienza calcistica al vertice della Civitanovese, era stato vicinissimo, l’estate scorsa, ad acquistare la Vastese, ma alla fine non se ne fece nulla. Nativo di Cupello (CH) ma vastese trapiantato, il “salvatore all’ultimo minuto del Castelnuovo“, nella quotidianità è il Manager di famiglia di Abruzzo Anziano, che gestisce undici strutture autorizzate ad ospitarne (RAA) ed ha circa duecento dipendenti e cinquecento ospiti.

Prima di salutarci ci confida una cosa che stona tanto, anzi di più, con la situazione attuale che si registra a Teramo: “Il Comune di Castellalto ci ha affidato l’impianto fino al 2026, una condizione essenziale per poter programmare a 360 gradi, dal settore giovanile a salire“…