TERAMO – “Leggo con stupore le dichiarazioni dell’Assessore al Sociale Ilaria De Sanctis in merito alla social card recentemente approvata dal Governo. All’Assessore cui mi lega anche un rapporto di amicizia e alla quale ho riconosciuto spesso i propri meriti questa volta mi costringe, pur non volendo, a replicare alle recenti affermazioni di stampa tralasciando volutamente i post su facebook e relativi commenti, essendo quella di facebook la sua pagina personale. Ma alle dichiarazioni alla carta stampata e alle tv è giusto replicare se non altro per evidenziare come siano pervase, sebbene siamo nel 2023, da quel tipico retropensiero antifascista che inesorabilmente e purtroppo emerge ogni qualvolta si devono fare delle critiche, legittime per carità purché non si limitino al solito richiamo al ventennio.

E inesorabilmente anche questa volta nel criticare il provvedimento del Governo Meloni immancabilmente ecco il richiamo ad equiparare la social card alla tessera annonaria fascista. Non ci sta nulla da fare, è più forte di loro…parlare sempre e comunque di ventennio, fascismo, negazione di diritti e quant’altro.

Guardiamo invece il merito del provvedimento senza scadere in inutili e fantasiose ricostruzioni storico-politiche; il Governo Meloni di centro destra a trazione Fratelli d’Italia, questo si è vero, dopo anni di governi tecnici o frutto di inciuci e comunque non votatati dagli italiani ha previsto la social card denominata ‘dedicata a te’ che verrà distribuita da Poste Italiane a circa 1,3 milioni di famiglie per fronteggiare il caro spesa e l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità grazie ad un fondo nella legge di bilancio di 500 milioni di euro.

Il valore della singola card è di 382,50 euro destinata ad una platea di famiglie individuate nel rispetto del parametro Isee di 15 mila euro annui e selezionate da Inps e Comuni sulla base di specifici parametri numerici e di reddito. La card non può essere sommata a chi già percepisce reddito di cittadinanza o comunque altre forme di sostegno a carico dello Stato perché purtroppo le disponibilità di cassa non sono infinite.

La misura va nel segno di combattere l’inflazione e si aggiunge ad altri importanti provvedimenti messi in atto come quello sui salari bassi, sul caro energia e in generale sul caro vita. Non saranno tanti 382,50 euro ma sicuramente per quei nuclei familiari sarà certamente un aiuto anche se piccolo per andare avanti; allora tutto è criticabile, ma senza inutili e fantasiosi accostamenti ad un periodo storico che è lontano settanta anni e che nulla ha più a che vedere con la moderna nazione democratica che oggi finalmente è rappresentata da un Governo autorevole in cui la leadership di Giorgia Meloni è riconosciuta nei più importanti consessi internazionali. Analogamente alla Regione Abruzzo a guida Fratelli d’Italia con il Presidente Marco Marsilio i meriti degli interventi e delle misure a sostegno del sociale per onestà intellettuale devono essere riconosciuti.

Assessore lasciamo da parte sterili polemiche e inutili e fantasiosi paragoni con provvedimenti restrittivi delle risorse alimentari in periodo di guerra e mettiamoci al lavoro per risolvere i veri problemi delle famiglie teramane”. – Il Consigliere di Fratelli d’Italia Pasquale Tiberii