TERAMO – Con grande rammarico constatiamo che oggi, 19 luglio 2023, i nidi che ospitano il centro estivo gratuito rivolto a bambini da 6 a 36 mesi residenti nel comune di Teramo, non sono ancora adeguatamente attrezzati per affrontare quelli che potrebbero essere i giorni più caldi dell’estate 2023.

Bambini e lavoratori svolgono le loro attività in ambienti che nelle ore più calde vanno oltre i 30°C. Temperature che non solo mettono in difficoltà le lavoratrici nell’adempimento delle loro mansioni, ma sono temperature che minano le condizioni di benessere che un servizio all’infanzia deve garantire.
La situazione si fa ancora più grave per il personale delle cucine che deve convivere con il caldo delle apparecchiature oltre che con il caldo legato alla stagione.
Visto che il tema non è nuovo, prima dell’avvio del servizio, in due incontri con le lavoratrici, l’amministrazione aveva garantito di organizzarsi per tempo per poter assicurare condizioni ambientali congrue alla tipologia di servizio e soprattutto congrue all’età dei piccoli cittadini che se ne avvalgono. Purtroppo, le garanzie date sono state disattese.
Nonostante solleciti e comunicazioni formali e informali da parte di chi è impiegato nel servizio, ad oggi non è stato fatto nulla per migliorare le condizioni ambientali dei nidi che ospitano i centri estivi per bambini da 6 a 36 mesi.
Dove è finita la Teramo Città delle bambine e dei bambini tanto declamata in campagna elettorale? Dove è finito il tavolo del Coordinamento Pedagogico Territoriale che dovrebbe vigilare oltre che lavorare per garantire servizi di qualità ai piccoli cittadini di Teramo? Dove è finita la preoccupazione per chi presta lavoro in nome e per conto del Comune di Teramo?

Questa volta l’unico tempestivo e positivo riscontro alla presente lo si può dare solo con l’installazione immediata di strumenti di climatizzazione nei nidi.