TERAMO – A seguito dei lavori alle condutture fognarie da parte della Ruzzo Reti, lungo Salita Izzone, nei pressi di Piazza Dante, è stato rinvenuto ancora intatto un tratto di pavimentazione, costituito da ciottoli di fiume, blocchi di travertino e di laterizio.

Sul ritrovamento un post sul profilo facebook del presidente del consiglio comunale Alberto Melarangelo che sottolinea la bellezza della pavimentazione, prima dell’era degli asfalti e dello sviluppo automobilistico.

Sono sempre più convinto della necessità di trovare soluzioni tecniche che concilino le tracce del passato con le esigenze della contemporaneità“, scrive Melarangelo. Potrebbe interessare ai residenti intervenire, avallando questa eventualità? Il progetto, una volta ultimato l’intervento, prevede la riasfaltatura… insomma senza speranze per riportare alla luce quella pavimentazione.

Tale selciato infatti non sarebbe compatibile con la carrabilità della via: eppure si potrebbe anche pensare di rendere la strada pedonabile, almeno nel tratto superiore che si immette in via Trento e Trieste.

Il Comune potrebbe pensarci; i cittadini anche.