Infine “se non ritenga cruciale destinare adeguati stanziamenti di risorse principalmente alle esigenze delle Regioni, quali enti maggiormente competenti in materia, concentrandoli su quelle i cui territori presentano maggiori fattori di rischio e sulle attività di previsione e prevenzione, con particolare riferimento all’addestramento professionale del personale da impiegare nella stagione invernale per l’applicazione della tecnica del fuoco prescritto, con l’obiettivo di abbassarne l’età media; se non ritenga, altresì, opportuno prevedere, di concerto con le Regioni, un meccanismo di monitoraggio degli interventi di prevenzione tesi a ridurre l’infiammabilità della vegetazione, con particolare attenzione all’impatto che queste hanno sulla biodiversità e sulle emissioni di gas climalteranti”.
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ROMA – Un’interrogazione alla presidente del Consiglio, ai ministri dell’Ambiente, dell’Interno e della Difesa sulle azioni messe in campo contro gli incendi boschivi, visti anche i gravissimi bilanci del 2021 e del 2022, e iniziato il periodo più a rischio, ovvero quello che parte dalla seconda metà di luglio. L’ha depositata il senatore Michele Fina, tesoriere nazionale del Partito Democratico.
Fina chiede di sapere dal governo “quali iniziative abbia attivato, o siano in via di preparazione, per la campagna antincendio da affrontare in estate e per ridurre al minimo i danni provocati dagli incendi boschivi che rappresentano ormai da anni una emergenza nazionale”. Poi “se ritenga che l’attuale dotazione di personale e mezzi dislocati sul territorio nazionale sia sufficiente per affrontare al meglio la prossima campagna antincendio e se non ritenga opportuno un suo corrispondente tempestivo potenziamento”.