Rifiuti plastici e ingombranti lasciati e abbandonati ovunque in città. Nonostante le campagne di sensibilizzazione Teramo è ancora preda degli incivili e dei maleducati. Non è un caso che ieri mattina durante un servizio di pulizia siano stati ritrovati anche materassi e materiale edile abbandonato alle porte della città, in via Marcozzi e lungo viale Europa, a Villa Pavone. Per l’occasione si è dato avvio alla campagna contro l’abbandono dei rifiuti che Teramo Ambiente, in collaborazione con il Comune, il Wwf e l’Università, porterà avanti nei prossimi mesi. Con l’hashtag “Chi sei?” la TeAm non vuole solo dare un nome ai responsabili dell’affronto al decoro urbano, quanto porre stimolare la riflessione sul diritto di ogni cittadino a godere di un ambiente decoroso, nel rispetto delle regole del vivere civile. Che non è sicuramente quello di trasformare tanti angoli della città in micro discariche. L’albero e il cestino, attraverso la descrizione del proprio ruolo e della propria mission, con la domanda “Chi sei?” rivolta a chi non rispetta la natura e gli spazi comuni, esprimono la loro indignazione per il comportamento dei cittadini.

Venendo ai numeri il ricorso a controlli serrati (163 nell’ultimo anno), sanzioni, e l’installazione di foto-trappole, hanno contribuito a ridurre il fenomeno ma tanto ancora c’è da fare. Basti pensare che gli operatori della TeAm, nel corso del 2021 hanno raccolto, da micro discariche in ambiente urbano, oltre 246 tonnellate di rifiuti e poco più di 235 nel 2022.

“Dove si è operato ieri mattina – ricorda l’assessore all’ambiente Valdo Di Bonaventura – è in uno dei punti come anche via Biondi a Colleatterrato o via Brodolini lungo la strada per Torricella, dove molti cittadini buttano in maniera sconsiderata rifiuti di ogni genere, da quelli organici agli indifferenziati, ma anche a tanti ingombranti”.

Ma non ci sono soltanto le micro discariche. Il problema interessa anche i circa 700 cestini installati in centro storico e nei parchi cittadini, che troppo spesso vengono utilizzati come cassonetti e non certo per l’utilizzo indicato, ovvero raccoglitore di cicche di sigarette, escrementi di animali, fazzoletti, ovvero i rifiuti detti da passeggio. A tal proposito presto verranno installati altri 100 cestini. “Ne abbiamo acquistato un centinaio, 20 ne sono già stati installati”, ha sottolineato Di Bonaventura.

Il rettore dell’Università Dino Mastrocola ha invece lanciato un’idea ai teramani. “Siamo tutti coinvolti, Ognuno deve fare la propria parte. In molti per esempio, quando portano a spasso il proprio cane, possono abituarsi a portare con se un guanto e una bustina per raccogliere i rifiuti che trova in strada”.