TERAMO – Un fatto che sa di concretezza: la nuova sede sociale del Città di Teramo in Piazza Martiri è stata tenuta a battesimo dall’incontro di ieri sera tra le rappresentanze della tifoseria organizzata e la società.

Un altro fatto che sa di rispetto assoluto tra le componenti: da una parte c’era tutto l’organigramma biancorosso e dall’altra tutte le referenze che dovevano esserci.

Detto ciò, non era quella la data per fugare dubbi e perplessità dei “NO” allo Stadio Bonolis da parte di coloro che sono in netta contrapposizione con l’attuale gestione; al contrario è stata la prima occasione vera di confronto, sui contenuti del quale ciascuno trarrà in settimana le proprie, definitive conclusioni, pur rispettando le scelte che opererà la società biancorossa.

Più volte il Presidente Di Antonio aveva ribadito alla stampa che alternative al “Gaetano Bonolis“, volendo giustamente riportare la squadra biancorossa in città, non ve ne siano (idem il primo cittadino D’Alberto che con il suo “colpevole” silenzio ribadisce in maniera indotta quanto espresso in passato) e, pertanto, il Città di Teramo giocherà proprio lì, nell’impianto nato per la locale squadra di calcio e che, nella migliore delle ipotesi, resterà sempre “ospite” di qualcuno, nella prossima stagione anche rispettando le priorità del Monterosi già acclarate…

E la o le tifoserie organizzate? Per quel che ci risulta molto, ma molto difficilmente, si adegueranno, ma è ovvio che necessiterà un loro confronto, presumibilmente congiunto: soltanto allora verrà fuori la fumata bianca o nera.

Anzi, nera o bianca.