TERAMO – La nazionale Crazy For Football torna in campo e lo farà nella maestosa cornice dell’Interamnia Youth World Cup, lo storico torneo di Handball che da 50 anni si svolge a Teramo in Abruzzo. “L’appuntamento è per le ore 20.00 del 7 luglio – ha spiegato Valerio Di Tommaso, organizzatore dell’amichevole e presidente Ecos (European Culture and Spot Organization) – la nazionale affronterà una rappresentativa istituzionale guidata dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e dai volontari dell’organizzazione della coppa Interamnia a cui va il mio personale ringraziamento, in particolare a Carmen Bizzarri ed Angelo Limoncelli, per avere deciso di ospitare i nostri ragazzi”.
Il progetto Crazy for Football nasce ufficialmente nel 2016 su iniziativa del medico psichiatra Santo Rullo, ricevendo immediatamente il sostegno della Figc per l’utilizzo delle divise ufficiali. In meno di tre anni gli azzurri guidati dal ct Enrico Zanchini si sono laureati a Roma campioni del mondo vincendo la Dream World Cup. “Sarà un’amichevole di preparazione – ha aggiunto il mister Zanchini – perché servirà a capire come stanno fisicamente i ragazzi in vista di prossimi impegni estivi. Come sempre sarà vero calcio ma anche passione, divertimento e impegno sociale. Questo è Crazy For Football”.
L’amichevole si disputerà nella centralissima piazza dei Martiri che fino al 15 luglio diventerà un vero e proprio campo da handball con spalti e tribune, ma che per l’occasione lascerà il posto al calcio a 5. “La squadra Interamnia for All – ha sottolineato Carmen Bizzarri, vicepresidente del Comitato promotore Interamnia – sarà composta da alcuni sindaci della provincia di Teramo e da alcuni rappresentanti e volontari del Comitato Promotore del 50esimo della Coppa a testimoniare l’importanza di questa partita e dello sport come veicolo di inclusione e fraternità”.
“La Nazionale Crazy For Football – ha concluso il medico psichiatra Santo Rullo – rappresenta un’idea di terapia che funziona: lo sport per la salute mentale. Ormai sappiamo tutti quanto lo sport sia un importante strumento di socializzazione e di inclusione, ma che possa essere di enorme utilità per alcuni disturbi o per il recupero di particolari abilità e funzioni mentali è ancora nozione di nicchia. Noi, da anni, attraverso Crazy For Football e i grandi risultati, sportivi e di salute che stiamo avendo, combattiamo affinché lo sport diventi di normale uso per la cura dei disturbi mentali”.