CHIETI – “A soli 6 anni e mezzo dalla scadenza per la realizzazione dell’Agenda 2030 dell’ONU e dei suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), è certamente fondamentale accelerare negli sforzi a livello nazionale ed europeo per raggiungere tali obiettivi, senza tuttavia scadere nel furore ideologico green”. È questa la premessa dell’On. Elisabetta De Blasis, relatore ombra per il gruppo Identità e Democrazia al Parlamento Europeo sul dossier della Commissione Sviluppo internazionale (DEVE) che mette a punto una strategia europea per implementare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Tale proposta di iniziativa del Parlamento Europeo spazia dalla necessità di migliorare la cooperazione con i Paesi partner globali all’opportunità di migliorare il reperimento dei dati a disposizione per poter monitorare al meglio gli obiettivi dell’Agenda 2030. Tali obiettivi prevedono, tra le altre cose, il raggiungimento della parità di genere, la lotta contro il cambiamento climatico e lo sviluppo di energia pulita e accessibile.

“Il nostro lavoro in Commissione è stato propositivo e aperto alle richieste degli altri gruppi. Abbiamo tuttavia deciso di astenerci dal voto in plenaria del testo finale perché, nonostante alcuni punti siano condivisibili in principio, non possiamo accettare in toto un testo che inneggia alla ‘giustizia climatica’ e che criminalizza i Paesi Occidentali per il loro attivismo economico – sostiene l’Eurodeputata –. I nostri emendamenti sulla valorizzazione dell’energia nucleare di ultima generazione, sulla responsabilizzazione dei Paesi extra-UE in tema di inquinamento e sul condizionamento dei nostri rapporti commerciali con i Paesi extra-UE al tema migratorio, sebbene non abbiano ottenuto la maggioranza, hanno raccolto ampi consensi nello spettro del centro-destra al Parlamento Europeo. Questo dimostra il buon senso delle nostre proposte, dettate dal pragmatismo che contraddistingue il gruppo Identità e Democrazia nei lavori parlamentari”.