TERAMO – Teatro dell’incontro Il Palmizio Ristorante di Alba Adriatica (nella foto). Attori e commensali: il presidente del Città di Teramo Filippo Di Antonio, gli ex dirigenti Romolo De Baptistis, Mauro Schiappa, Cesare Spinelli (con il proprio consulente Alessio Piccari), Enrico Valleriani, ed un imprenditore operante nel settore edile delle rappresentanze da oltre 35 anni. Potremmo dire: da una parte l’attuale proprietà e dall’altra un gruppo che, con le rispettive peculiarità, potrebbe o dovrebbe supportare direttamente o in altra maniera, (Schiappa come sponsor e De Baptistis nel settore commerciale) il gruppo dirigente che sta nascendo e che ci induce a dire che: “…forse sta rinascendo una società vera“, senza offendere chi ha compiuto il primo passo, l’estate scorsa.
Cosa sia emerso ieri sera nei dettagli, proveremo a raccontarvelo nel pomeriggio, quando ascolteremo il neo-presidente; per adesso bisogna prendere atto del fatto che, da parte di quest’ultimo, c’è stata la massima apertura nei riguardi di tutti, sulla base di linee operative chiare e di ruoli ben definiti. La cosa è stata apprezzata e non è casuale che, nelle prossime 48-72 ore, siederanno di nuovo assieme per arrivare a determinare chi, e con quali percentuali, farà parte del Città di Teramo società di capitali.
Non va assolutamente sottovalutato un altro aspetto; Filippo Di Antonio è pronto a sviluppare il Progetto-Città di Teramo a prescindere, e questo potrebbe implicare il fatto che, pur non essendo usciti fuori altri nomi, ve ne siano di altri al suo fianco.
E’ stato esposto anche il budget di spesa per il prossimo campionato: è una base importante, decisamente superiore alla media del campionato di Eccellenza abruzzese ma non ancora vicina, almeno per adesso, a quella che altri hanno investito in precedenza per approdare in Serie D.