TERAMO – Si è ufficialmente insediato stamane il consiglio comunale a Teramo con l’elezione del presidente dell’assise civica Alberto Melarangelo. Elezione turbolenta, come era nell’aria ed annunciato da giorni che sarebbero arrivati dei segnali politici forti da parte di taluni consiglieri, gli scontenti delle scelte del Sindaco Gianguido D’Alberto. Intanto in Aula erano presenti 31 consiglieri complessivamente; mancava il consigliere Massimo Varani di Bella Teramo, ufficialmente in vacanza in Sicilia con la famiglia. Nello scrutinio, a votazione segreta, nel primo giro di consultazioni Melarangelo non ha raggiunto i due terzi dei voti necessari per l’elezione: in pratica sono arrivati 18 voti dalla maggioranza (ne sono mancati 2)), mentre 13 sono state le schede bianche. Anche alla seconda chiama la maggioranza si è fermata a 18, con due voti arrivati al consigliere di “In Comune per Te” Flavio Bartolini. Ma chi sono stati i “malpancisti” in questione, che dovevano lanciare un segnale al primo cittadino? Il giallo è presto svelato: Marco Di Marcantonio del PD e Graziella Cordone di “In Comune per Te“. I due, alla successiva chiamata, hanno tuttavia votato compatti con la maggioranza. 10 voti sono arrivati a Flavio Bartolini dall’opposizione e 2 voti allo stesso Di Marcantonio.
Superato l’impasse sulla Presidenza del Consiglio sono stati eletti i vice, Mario Cozzi per l’opposizione e Sara Falini per la maggioranza. Successivamente sono stati nominati i capigruppo dei rispettivi gruppi consigliari, con la costituzione nelle file dell’opposizione di due nuovi gruppi, di riferimento degli ex candidati a sindaco Carlo Antonetti (Per una Teramo Migliore) e di Maria Cristina Marroni (Teramo è meglio).