TERAMO – Fosse un uomo della politica, Carlo Antonetti avrebbe usato mezzi termini nella conferenza stampa pomeridiana, esprimendo concetti in maniera diversa e usando un linguaggio tipico del politichese. Lui, uomo della politica non è mai stato e nella conferenza stampa odierna l’aspetto più forte ed apprezzato è stato proprio questo: non mezze parole, non mezzi termini, non il classico dire e non dire. Ed allora le ha dette e cantate ad alta voce, senza risparmiarsi, come un uomo del mondo sportivo doveva fare, nonostante sia stato prestato alla politica per la prima volta dopo averla sfiorata nel 2004. Allora, peraltro, avrebbe potuto vincere con molte, moltissime probabilità in più di quelle odierne, ma disse di no.

Già nell’introduzione, quella dei ringraziamenti per tutti, era presente il distinguo “…per coloro che si sono comportati lealmente” e poi, presto, gli affondo: “Non tutta la mia squadra ha giocato per vincere ed è cosa molto grave soprattutto per cittadini che ci credevano e che ci hanno creduto fino in fondo, più che per la mia persona. Mi è capitato l’esatto opposto di quel che è successo a D’Alberto“. Non è stato necessario pungolarlo, era davvero un fiume in piena il candidato sindaco civico e del centro-destra: “La Lega non ha votato in maniera compatta, tant’è che ha raccolto il tre virgola: impossibile vincere se ad un goal realizzato seguono due autoreti! È mio dovere dirlo pubblicamente – incalza Antonettiperché non amo il politichese e non lo amerò mai. La Lega non ha scelto Quaresimale ma me, perché lo ha fatto? Io non li ho cercati, sono venuti loro dal sottoscritto!

Prima dell’intervista che ascolterete ne ha avute anche per Futuro In…che ringrazio per il risultato ma anche lì – ha aggiunto – c’è qualcuno che ha corso per se stesso“. Poi ha affermato con forza che siederà regolarmente in Consiglio Comunale e che sarà leale con tutti, ribadendo che in un tavolo di lavoro “…non ci sarà mai la Lega“.

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