TERAMO – Negli anni passati era Giulianova un punto di riferimento a livello regionale per le forze di sinistra.
Oggi è Teramo ad essere un laboratorio da imitare a livello nazionale.
Che cosa è accaduto? Teramo è amministrata da un giovane, Gianguido D’Alberto, che ha lavorato con intelligenza, impegno, acume politico ed è stato premiato dai suoi cittadini. E soprattutto ha compreso che l’unità del centrosinistra e la chiamata a raccolta di tutte le forze di progresso rappresentano l’unica, la sola arma per battere la destra, che ogni giorno che passa dimostra di essere sempre più incapace di dare risposte credibili ai problemi che travagliano i ceti meno abbienti e le nuove generazioni.
A Giulianova, il centrosinistra continua ad essere diviso. E’ ancora lacerato al suo interno.
La batosta avuta nelle ultime elezioni non è servita a nulla. Si continua a pontificare e a gettare invettive su chi dovrebbe essere un alleato e non un avversario. A questo punto, mi permetto di lanciare un appello: smettiamola una volta per tutte di spararci a palle infuocate.
E’ arrivato il momento di farsi tutti l’autocritica per individuare insufficienze ed errori. Occorre abbandonare i personalismi e aprire un dibattito politico. Un confronto vero che aiuti a costruire una strategia sulla quale impegnare le forze socialiste, laiche, cattoliche e ambientaliste.
Dobbiamo tornare tra la gente. Si appronti un piano di lavoro. Si facciano assemblee e incontri nei quartieri.
E’ necessario aprire una fase di ascolto, che consenta di entrare in sintonia con le esigenze, i bisogni e le aspirazioni delle masse lavoratrici. Bisogna, per così dire, censire i problemi grandi e piccoli che angustiano e affliggono i cittadini.
Il programma da presentare al giudizio degli elettori non deve essere calato dall’alto, ma deve recepire quanto emergerà da una larga consultazione di base.
Siamo ancora in tempo ? Ce la possiamo fare ?Basta crederci ed essere in tanti.
Innanzitutto bisogna operare subito per ricostruire un clima fiducia e di stima reciproca.
Dobbiamo avere la consapevolezza che per battere la destra abbiamo bisogno dell’unità del centrosinistra e del concorso di intelligenza e di esperienza di tutte le forze progressiste. Nessuna esclusa.
Senatore Antonio Franchi