TERAMO – “Ciascun amante della lettura è sempre alla ricerca del luogo più adatto per leggere, sia esso il declino di una collina o la cima di una montagna o magari la riva di un mare e perché no, il letto di un fiume. Ciò che importa è che chi legge si senta un tutt’uno con la sua opera, ispirato nel suo viaggio immaginario e coinvolto nelle riflessioni che lo seguono. Ed è per questo allora che il luogo che ospita un lettore non è poi così casuale come si pensa, anzi tutt’altro, è un luogo scelto, autentico, a volte raccolto e lontano dalle opinioni comuni, quelle che forse ancora non credono a quanto sia necessaria all’essere umano l’esercizio della lettura, un punto cardine nella maturazione di ciascun uomo, a prescindere dall’età, un tema autentico nella riflessione educativa. Ed allora è bello pensare che questa città sia fortunata ad avere ricevuto in dono, proprio accanto ad una scuola, l’impianto di una panchina letteraria, con l’immagine di uno dei personaggi fiabeschi più amati da tutti: Alice, della fiaba ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’. Un testo quest’ultimo che insegna al lettore quanto sia importante coltivare i propri sogni a dispetto dell’età. Troppi sono i limiti che nasconde la mente umana, troppe le corse senza motivi apparenti che l’uomo moderno fa per evitare di soffermarsi sulle emozioni più vere, sulle passioni che arricchiscono l’anima”. Così è presentata la panchina di Alice, come la chiamano oramai tutti i bimbi di Teramo, la prima insieme ad altre tre di tante che arrederanno gli angoli più belli della città a ricordare che chi legge, oltre che evadere dalle dissonanze della modernità, crea una consapevolezza civica, utile a se stesso e a tutta la società.

L’installazione è stata possibile grazie a coloro che hanno collaborato al progetto: le consigliere Maria Rita Santone e Marisa Pomanti, il BIM nella persona di Gabriele Minosse e la Croce Rossa di Teramo nella persona di Fiorenza Di Falco. Per finire una gratitudine particolare va rivolta al designer Daniele Paoletti e all’artista Carmine Di Giandomenico, entrambi teramani.