TERAMO – Un progetto politico che voglia proporre una visione per il futuro della nostra comunità passa necessariamente dalla capacità di intercettare nuove energie e nuove risorse, dalla propensione ad un sano ricambio e rinnovamento.

È per questo che l’attivismo, la partecipazione, la voglia di mettersi in gioco e di metterci la faccia da parte di una generazione, la nostra, che viene raccontata come distante e disinteressata alla cosa pubblica è sempre un segnale positivo, sintomo di vitalità e vivacità di una comunità.

Allo stesso tempo, però, ci hanno insegnato a riconoscere quando si scivola in vuota retorica, in apparizioni scenografiche che poi certamente non vengono supportate da sostanza, in colpi di teatro e specchietti per le allodole.

Caro candidato Antonetti i giovani meritano rispetto, meritano attenzione, meritano ascolto, meritano voce, meritano protagonismo. Quanto avvenuto ieri al Cineteatro appartiene ad un triste passato nel quale un finto giovanilismo di facciata poi veniva sovvertito dal riproporsi dei soliti noti nei posti di governo. E del resto cosa ci si poteva aspettare da una coalizione che abusando di termini come cambiamento ha sostanzialmente presentato nei primi posti delle proprie liste personalità riconducibili ad esperienze politiche assai passate e superate, che sembravano scomparse dalla scena politica teramana. Non è una critica a chi, con inesperienza politica, crede di essersi candidato con la speranza di un rinnovamento. Ma per verità di cronaca, vorrei ricordare coloro che in passato avevano fatto la stessa esperienza, salvo poi dopo al ballottaggio constatare come si era davanti ad una riproposizione del consiglio uscente, almeno nella componente di centrodestra.

Ma vede, caro candidato, quel che lei probabilmente non sa, non avendo vissuto a pieno ed in prima linea la vita sociale della nostra comunità, è che negli ultimi anni la nostra generazione grazie all’attuale amministrazione ha trovato spazi, ha trovato ascolto, ha trovato voce e protagonismo. Siamo usciti da un triste grigiore, che assomigliava a rassegnazione. Ci siamo messi in gioco ed ora stiamo costruendo la Teramo del domani. Una Teramo migliore, una Teramo accogliente, una Teramo green e sostenibile, una Teramo Viva. Una Teramo diversa da quella che 5 anni fa avevano lasciano quelli che a ben vedere potrebbero sembrare come i capi bastone che ritornano, i burattinai di uno schema superato ed archiviato 5 anni fa, i leader che preferisco non metterci direttamente la faccia ma tessere nell’ombra una tela bucata della quale nella tornata precedente rimase vittima Giandonato Morra.

Vede, caro Candidato, non basterà la triste foto di ieri mattina a nascondere la realtà dei fatti. Piuttosto che per una foto di copertina, provi ad ascoltare anche lei la voce libera della nostra generazione e a chiedere un passo di lato a chi è stato sonoramente bocciato già in passato.

Intanto la invito, per i prossimi fine settimana, a partecipare ad i prossimi eventi, dalla Fiera al ricordo di Ivan, dall’Aspettando il 1maggio al Teramo Comix. Scoprirà una Teramo diversa da quella che le hanno raccontato e che lei purtroppo ha scelto di non vivere e frequentare.

Scoprirà come quello che può sembrare uno slogan elettorale è già realtà.

Ora Teramo può continuare a crescere

Ora Teramo può avere giovani protagonisti – Andrea Core, Insieme Possiamo