ROSETO – <<L’iniziativa “Abitare il proprio corpo” organizzata dal dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo è totalmente imperniata di ideologia e ipocrisia. Come spesso la sinistra fa, utilizzando termini generici e fuorvianti, cerca di introdurre l’ideologia gender e lgbt nelle nostre università.

Usando lo spauracchio della lotta alla discriminazione, dimenticandosi che in Italia non vi è alcuna discriminazione, e promuovendo la libertà individuale a tutti i costi, con questo progetto si crea, invece, confusione fra gli studenti. 

Si cerca inoltre di introdurre un cosiddetto linguaggio inclusivo, senza però specificare in cosa consista, aprendo a interpretazioni parziali e tendenziose. Sembra di rivedere alla lontana quel Ddl Zan che voleva chiudere la bocca a tutti coloro che non la pensassero come le lobby arcobaleno. 

Simili regolamenti, inoltre, attuati in altre università hanno aperto la porta alla cosiddetta “carriera alias”. Una scorciatoia attraverso la quale spesso si aggiunge altra sofferenza a giovani che si trovano in situazioni di fragilità e con gravi crisi di identità >>. Ha dichiarato l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Vincenzo Sofo, membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.

<<Siamo di fronte all’ennesimo cavallo di Troia che ingannando tutti cerca di obbligarci ad allinearci al pensiero unico. 

Qui non si tratta di combattere alcun tipo di discriminazione perché a Teramo come nel resto d’Italia non ve ne è alcuna necessità. Piuttosto, queste iniziative rischiano di discriminare chi semplicemente, dopo l’approvazione di simili documenti, non potrà più essere libero di dire che gli esseri umani nascono uomini e donne, che gli unici a poter generare figli sono un uomo e una donna insieme, che l’utero in affitto è un crimine e che la molteplicità di generi e la fluidità fanno male ai nostri giovani, i quali perdono ogni certezza psicologica e sociale. 

L’essere totalmente ciò che si vuole porta a non essere nulla. 

Il tema dell’inclusione sociale, della libertà personale, dell’autodeterminazione dovrebbero essere approcciati con uno sguardo oggettivo e distaccato da ogni ideologia altrimenti queste iniziative non faranno altro che generare uno scontro sociale che non esiste e che nessuno di noi auspica>> conclude Francesco Di Giuseppe, vice presidente di Gioventù Nazionale.

Così in una nota congiunta l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Vincenzo Sofo e il vice presidente di Gioventù Nazionale Francesco di Giuseppe hanno commentato l’iniziativa “Abitare il proprio corpo” organizzata dal dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo.