TERAMO – Oggi, l’ordine del giorno del Consiglio comunale cittadino reca l’esame del documento di solidarietà alle donne afgane e iraniane, le quali per prime sono colpite e vilipese dai rispettivi regimi teocratici al potere in quei grandi paesi del Medio Oriente.
La Città di Teramo, finora, non ha mancato di esprimere il concreto sostegno alla lotta che, soprattutto in Iran è condotta da un intero popolo, donne in prima fila, con indiscusso coraggio, da sette mesi, per libertà e democrazia e per la fine della misoginia caratterizzante quei governi assassini.
Le iniziative politiche in città sono state numerose fin da ottobre: interventi in precedenti consigli comunali, manifestazioni in Università e Istituti scolastici, scioperi della fame, incontri pubblici e conferenze stampa per sollecitare l’attenzione e il lavoro sul tema dei giornalisti e tenere informata l’opinione pubblica, apposizione di uno striscione comunale presso lo storico Palazzo di città in Piazza Orsini, partecipazione alla grande Marcia di Roma del 10 dicembre, giornata mondiale dei diritti umani con una delegazione composta anche da militanti sindacali della Camera del lavoro e che ha riscosso l’attenzione mediatica e ha orientato il sindacato nazionale, così come la partecipazione a 27 manifestazioni che ogni sabato il Partito Radicale insieme ai giovani iraniani ha organizzato davanti all’ambasciata iraniana.
Sappiamo, nonostante la chiusura degli spazi informativi, che le parole d’ordine della teocrazia al potere si sono dissolte come neve al sole cocente delle lotte: gli ayatollah sono screditati perfino dinnanzi alle loro frange di fedeli. Il vecchio regime terrorista, assassino e avvelenatore non ha altra scelta che lasciare il posto a un nuovo governo di transizione pluripartitico, laico che indìca nuove e libere elezioni perché la forza della libertà, la rivoluzione nonviolenta e femminista avanza prepotente con ragazze e ragazzi, il 75% di tutta la società e nulla può fermarla.
Oggi, illustri amministratori, di maggioranza o di minoranza, è il vostro momento per esprimervi.
Il Partito Radicale vi invita all’unanimità per: Donna Vita Libertà – Ariberto Grifoni, Consigliere generale del Partito Radicale