PESCARA – “Oggi in Commissione agricoltura, grazie ad una nostra iniziativa, è stata affrontata la grave situazione dei Consorzi di bonifica abruzzesi e, in modo particolare, il tema dei rincari dei canoni del Consorzio ‘Centro’. Qui le tariffe sono aumentate anche oltre il 100%, con i canoni più che raddoppiati, e in alcuni casi hanno raggiunto la cifra di 300 euro per ettaro. Tutto questo nella assenza totale del Presidente Marsilio e del Vice presidente con delega all’agricoltura, Emanuele Imprudente. In sostanza, mentre nei luoghi deputati si discuteva di come risolvere le problematiche di migliaia di imprenditori, i maggiori esponenti del governo regionale, quelli cioè che dovrebbe dare risposte, hanno pensato bene di disertare la seduta”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Dino Pepe che aggiunge: “Con i colleghi Pierpaolo Pietrucci, Marianna Scoccia e Americo Di Benedetto, abbiamo raccolto il grido d’allarme del comitato ‘Bonifica sostenibile’, promotore di una petizione che ha raccolto circa 1.100 sottoscrizioni su una battaglia a sostegno dell’intero comparto agricolo abruzzese. In questa occasione, il nostro intento, era quello di avanzare proposte concrete e risolutive della problematica. Questo non è stato possibile perché gli esponenti del centrodestra si sono sottratti al confronto, non ascoltando le nostre proposte e tantomeno quelle dei rappresentati del comitato presenti in audizione”.

“È utile ricordare – afferma ancora il vice capogruppo del Pd, Dino Pepe – che la Giunta Marsilio ha attuato un vero bavaglio agli agricoltori, i Consorzi di Bonifica sono infatti commissariati dal 2019 è nonostante le continue richieste di tornare ad una gestione ordinaria affidata ai consorziati, si continua con il rinvio delle elezioni.  Questo perdurare della fase commissariale sta causando anche la perdita di opportunità di rilancio per gli enti di bonifica abruzzesi.  Il tema legato alla carenza idrica, anche in un’ottica di tutela ambientale, unitamente a quello dell’irrigazione, dei miglioramenti fondiari e dell’ammodernamento infrastrutturale delle condotte e dei bacini non sono più rinviabili. In questa ottica torniamo a chiedere, con forza, il superamento della fase commissariale dei consorzi abruzzesi con l’indizione di nuove elezioni, oltre che la piena attuazione della legge regionale di riforma che tutti noi abbiamo sostenuto e approvato”.