TERAMO – L’associazione consumatori Robin Hood rileva un preoccupante aumento dei casi da doppio incasso da parte di società di vendita attraverso lo strumento del Cmor (acronimo corrispettivo morosità), un indennizzo che serve ai fornitori di energia per recuperare i crediti vantati.
È stato introdotto dall’ARERA (autorità del settore) per contrastare quello che a volte è definito “turismo energetico”, cioè la pratica di cambiare fornitore allo scopo di evitare la riscossione delle bollette non pagate.
“Il nuovo fornitore è obbligato a riscuotere gli insoluti per conto del precedente – spiega l’Associazione di tutela dei consumatori Robin Hood -. Tale misura già determina una serie di abusi da parte delle società di vendita. La prima, evidente, qualora la fattura di chiusura sia calcolata su letture presunte (quasi sempre eccedenti rispetto alla reale), la seconda, nel caso di contestazione del contratto, a sfavore dei consumatori seri e corretti”.
Ad essa si aggiunge una nuova ondata di abusi che determinano incassi fraudolenti – prosegue la nota dell’associazione -. La casistica registrata si racchiude in tre tipologie di situazione debitoria:
- pagato completamente non dovuto;
- esistenza di rateizzazione in corso e pagato parzialmente;
- pagato o accordato con società di recupero”.
“Le società uscenti ricevono dal nuovo fornitore il pagamento delle fatture attraverso il CMOR, per cui chiedere la stessa somma in riscossione o averla incassata è illegale, così come sollecitare il pagamento anche attraverso società di recupero. Quest’ultima rappresenta una violazione della normativa sulla privacy. Altro aspetto preoccupante della vicenda – continua l’associazione – è relativo alla poca chiarezza nelle fatture del nuovo fornitore, che in genere presentano una dicitura del tipo “altre partire non soggette ad Iva”. Molti utenti hanno addebito su conto e fatture elettroniche che non consentono nell’immediatezza una valutazione”.
L’associazione invita gli utenti che sono nelle condizioni di aver cambiato operatore ed avere a qualsiasi titolo dei sospesi o rateizzazioni di verificare, restando a disposizione per l’assistenza.