ROSETO – Domani, giovedì 2 marzo 2023, centinaia di studenti del Polo Liceale Statale Saffo, dell’Istituto Comprensivo Roseto 1 e dell’Istituto Comprensivo Roseto 2 – Plesso P. Celommi parteciperanno all’iniziativa “Puliamo noi” dedicata alla pulizia della spiaggia nella Riserva regionale del Borsacchio e organizzata dal WWF Teramo nell’ambito della campagna nazionale “Puliamo l’Italia” che punta a ripulire 20 milioni di metri quadrati di spiagge, laghi, fiumi e fondali entro il 2023.

Forniranno il loro prezioso supporto anche le Guide del Borsacchio e il Gruppo della Protezione Civile di Roseto che garantiranno il regolare svolgimento della manifestazione e il rispetto delle valenze naturalistiche dei luoghi.

Il punto di ritrovo è alle ore 8.30 presso il Parco del Borsacchio in via Nazionale n. 12 a Roseto degli Abruzzi.

La giornata di domani è solo la prima di una serie di attività di pulizia che saranno organizzate con le Scuole di Roseto degli Abruzzi fino al 10 marzo. Si prevede di ripulire circa 3 km di costa della Riserva del Borsacchio per 300.000 mq di litorale dove le mareggiate invernali hanno purtroppo accumulato rifiuti di ogni tipo, soprattutto in materiale plastico.

Grazie al lavoro dei volontari non sarà così necessario pulire la spiaggia con mezzi meccanici che rappresentano una delle principali minacce per il Fratino, il piccolo trampoliere che nidifica dalla metà di marzo sulla costa abruzzese e che ha nella Riserva del Borsacchio uno dei siti di maggior presenza di tutta la regione. Qui, grazie alle Guide del Borsacchio, opera il Progetto Salvafratino Abruzzo promosso dall’Area Marina Protetta Torre del Cerrano e WWF Abruzzo per la conservazione del Fratino e del suo habitat.

Durante la giornata saranno fornite ai ragazzi informazioni di base sull’habitat della riserva e sulla problematica dell’abbandono della plastica in natura. La plastica in natura e in particolare nel mare è una vera e propria minaccia ambientale. Il Mar Mediterraneo è sempre più un mare di plastica: ogni anno si calcola che ne entrano nel Mare Nostrum circa 230 mila tonnellate. Una quota importante, circa 30mila tonnellate, arriva dai fiumi che in molti casi sono dei veri e propri affluenti di plastica. La plastica si accumula sui fondali, sulle coste e negli organismi. Le zone della spiaggia più colpite dai rifiuti che arrivano dal mare sono quelle antedunali e le foci dei fiumi, dove l’accumulo dei rifiuti deriva sia da mare e fiumi, sia dall’abbandono diretto durante la normale fruizione delle spiagge. In Italia si trovano in media 477 oggetti ogni 100 metri di spiaggia. Ma per raggiungere il “buono stato ambientale” stabilito dalla Commissione EU nella Strategia Marina, una spiaggia deve avere meno di 20 rifiuti marini ogni 100 metri lineari di costa.

WWF Teramo