L’AQUILA – “Nella seduta odierna della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica siamo tornati ad ascoltare le società di gestione del servizio in Abruzzo, e tutte le audizioni hanno avuto come comune denominatore la conferma di una collaborazione sempre più stretta tra tutte le parti in causa. Un’operazione fondamentale per pensare finalmente la nostra regione come un blocco unico e, insieme, superare le criticità enormi che ci trasciniamo da decenni, superando le differenze territoriali nell’ottica di un aiuto reciproco tra territori”.
Queste sono le parole del Presidente della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica Sara Marcozzi al termine della seduta tenutasi quest’oggi all’Aquila, che entra nel dettaglio. “Alle audizioni delle società di gestione, ho voluto aggiungere quella del neo costituito Comitato “Bonifica Sostenibile”, che ha lasciato agli atti della Commissione una raccolta firme sottoscritta dai consorziati del Consorzio Bonifica Centro per affrontare le problematiche più urgenti”.
“Riguardo alle società di gestione, ACA ha comunicato di aver chiuso il concordato e di aver onorato tutti i debiti, pari a circa 70 milioni di Euro. Quanto ai ritardi nei lavori di Chieti Scalo, essi sono conseguenti ai ritardi nelle consegne delle forniture, questione che, come noto, costituisce un problema globale. La Presidente Brandelli ha rassicurato sulla chiusura dei lavori al 15 aprile, specificando come le polemiche sulla gestione idrica nella città di Chieti abbiano fatto perdere tempo all’azienda che si è posta, tra le altre cose, anche l’obiettivo di migliorare la comunicazione verso l’esterno, a partire da una periodica informazione della popolazione sullo stato dei lavori con la pubblicazione degli aggiornamenti sui lavori sul sito internet di ACA. La situazione trovata nella città nel 2017, anno in cui la società è subentrata al Comune, era drammatica e ha richiesto un lavoro molto complesso sulle utenze. Un problema che ancora persiste e che avevo evidenziato anche al Sindaco di Chieti Ferrara in audizione per iniziare finalmente a contabilizzare e controllare le oltre cento utenze pubbliche non ancora censite. Interventi necessari sia perché il non fatturato finisce nel totale della perdita idrica al pari di una perdita fisica – regalando a Chieti la maglia nera d’Italia con il 70% delle dispersioni – sia perché non abbiamo alcuna informazione sul consumo di quelle utenze. Tuttavia, Brandelli ha voluto sottolineare come la città di Chieti, pur partendo da gravi criticità ereditate della gestione comunale, abbia goduto negli anni di importanti investimenti e un occhio di riguardo da quando la gestione è passata ad ACA. Saranno portati a compimento lavori di distrettualizzazione e digitalizzazione delle reti, che dovrebbero garantire la riduzione del 35% delle perdite”.
“Tra le altre criticità sottolineate, i rappresentati di SASI hanno voluto specificare come, nonostante una rinnovata collaborazione con ERSI, ci siano ritardi nell’erogazione dei fondi, che portano al rischio di bloccare lavori e cantieri. Dai vertici di CAM abbiamo avuto un aggiornamento sulle persistenti e ormai note difficoltà economiche, tra concordato e costi dell’energia che ancora pesano molto sulle casse della società”.
“Sembra ad ogni modo finalmente iniziata la sinergia tra gestori che chiedo dal primo giorno di istituzione della Commissione e che è stata indicata anche dai tanti esperti che abbiamo ascoltato in decine di sedute – conclude Marcozzi -. A oggi in Abruzzo sono in corso approfondimenti per dotare tutto il territorio regionale di un sistema unico di controllo delle perdite. È un primo passo nella direzione giusta. Domani torneremo in aula con una nuova seduta della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica in cui audiremo il Presidente di Regione Abruzzo Marco Marsilio e l’Assessore Emanuele Imprudente. Sono gli ultimi giorni in cui la Commissione sarà in vigore e continuiamo a lavorare al meglio per il bene del nostro territorio”.