TERAMO – Sabato 4 marzo, ai Tigli di Teramo (altezza via Milli), presidio ‘Verso l’8 marzo. Verso lo sciopero globale transfemminista’ promosso dal Collettivo Malelingue. “L’8 marzo torniamo in piazza per riprenderci, insieme, lo spazio che ci viene tolto da questo mondo in rovina. Soffocat? da questa società dello spettacolo, che ci racconta un femminismo annacquato, liberale e riformista, cogliamo l’occasione di una data simbolica come l’8 marzo, per rimarcare con forza le nostre differenze, ma soprattutto per raccontare il mondo che vorremmo attraverso le lotte che portiamo avanti tutti i giorni”. Così nella nota del Collettivo per presentare l’iniziativa.

“Il nostro femminismo non è quello dei red carpet ma è quello che nasce dalla strada, dove ci sono gli ultimi e le ultime, gli scarti della società. Il nostro femminismo è anticapitalista e combatte per una società in cui non ci siano più sfruttator? e sfruttat?. Il nostro femminismo è antifascista e antirazzista – continua la nota – e non può chiudere gli occhi di fronte ai continui tentativi di questo governo populista e dei suoi proseliti di rimarcare quel sistema di valori che si rifà al motto: Dio, Patria e Famiglia. Noi siamo per una società laica, libera dai dogmi religiosi, siamo senza confini e siamo per il mondo delle famigli?. Il nostro femminismo è transincludente e combatte l’omolesbotransfobia di cui la cultura oscurantista e intollerante delle destre si fa portavoce. Il nostro è un femminismo che lotta tutti i giorni”.

“Lottiamo per un mondo libero dalla violenza sulle donne, e contro il dramma dei femminicidi e transcidi. Lottiamo per una società libera dai ruoli che ci vengono imposti. Lottiamo contro ogni discriminazione di razza, genere e classe, contro grassofobia e abilismo. Lottiamo contro lo sfruttamento imposto dal sistema capitalista. Lottiamo contro la precarietà lavorativa, per il reddito di cittadinanza universale e il salario minimo. Lottiamo contro la scuola del merito, trampolino di lancio in questa società malata e divisiva. Lottiamo contro la distruzione e la devastazione ambientale e contro chi, pur di ottenere profitti, devasta il pianeta e la nostra salute. Lottiamo per una sanità libera, gratuita e accessibile a tutt?. Lottiamo contro l’obiezione di coscienza del personale medico, l’ennesima violenza alla nostra libertà di scelta, che di fatto ci impedisce di accedere al nostro diritto alla salute riproduttiva. Lottiamo contro la propaganda oscurantista e cattofascista dei movimenti no-choice, che ci vuole tutt3 incasellat3 nella famiglia tradizionale e nei ruoli di genere. Lottiamo affinché i centri antiviolenza siano indipendenti, laici, accessibili a tutt?, ma soprattutto affinché i centri antiviolenza abbiano l’unico approccio possibile: femminista. Lottiamo contro uno stato che sorveglia, punisce, tortura e uccide. Lottiamo contro ogni repressione, per la libertà di tutti e tutte”, affermano le Malelingue.

“Per questo saremo in presidio il 4 marzo, in vista dello sciopero globale transfemminista. Abbiamo scelto simbolicamente di scendere in presidio nell’area attorno agli uffici della provincia di Teramo, per richiamare l’attenzione di tutti verso i politicanti annoiati, mangia-stipendio e i vari funzionari riscalda-poltrone della Provincia, che paghiamo con le nostre tasche di cittadin?, responsabili dello sfacelo e dello stato di quasi totale inattività del centro antiviolenza di Teramo, di competenza provinciale appunto. Saremo lì perché è importante richiamare alle responsabilità chi continua a gestire il CAV come l’ufficio delle imposte. Saremo lì perché bisogna lottare partendo dai territori. Saremo lì perché pretendiamo un CAV che funzioni, e per tanto altro. Verso lo sciopero transfemminista dell’8 marzo”, conclude la nota.