TERAMO – “Sull’emergenza abitativa, l’Ater sta facendo il gioco delle tre carte. Il numero delle abitazioni che ha rimesso a disposizione per le graduatorie della mobilità è, infatti, insufficiente e molti degli appartamenti che si libereranno non potranno essere utilizzati per il bando generale relativo all’assegnazione delle case Erp. Al di là degli annunci, l’evidenza è che, ad oggi, l’Azienda per l’edilizia residenziale pubblica non ha fatto alcuna programmazione”. L’Assessore al Sociale e all’Erp del Comune di Teramo Ilaria De Sanctis, all’esito dell’ultima riunione della commissione per il bando di mobilità degli alloggi Erp di proprietà dell’Ater, con la quale si è concluso il relativo iter, interviene sul tema casa. Al bando hanno partecipato 28 inquilini, di cui 18 ammessi alla mobilità e 10 esclusi. Ma ad oggi, come rileva l’amministratore comunale, le abitazioni disponibili sono solo 10.
“La sottoscritta, insieme al Sindaco Gianguido D’Alberto e all’Osservatorio permanente sulla casa – dichiara l’Assessore – ha chiesto più volte all’Ater i dati relativi alle abitazioni Erp, con le relative piantine e planimetrie, senza avere alcuna risposta. Nel frattempo, però, abbiamo assistito a un susseguirsi di comunicati con cui l’Ater annunciava di aver rimesso a disposizione tutta una serie di appartamenti, quasi come se fosse un’attività straordinaria. Eppure ad oggi, a conclusione del bando per la mobilità, gli appartamenti disponibili sono solo 10 a fronte di 18 aventi diritto”.
L’Assessore De Sanctis, nel sottolineare come siano necessari altri 8 appartamenti per soddisfare almeno la richiesta di mobilità, evidenzia anche che “non tutte le case che si libereranno attraverso la graduatoria potranno tornare nella disponibilità del bando generale e di quello per l’emergenza. Questo perché diversi cittadini hanno chiesto di poter cambiare abitazione in quanto quella assegnata non risultava salubre. Inoltre, gli ulteriori 10 appartamenti che l’Ater vorrebbe rimettere a disposizione dovranno prima essere oggetto di lavori, la cui tempistica di esecuzione non è nota”.
Una situazione a fronte della quale l’Assessore torna a chiedere all’Ater di procedere alla ricognizione di tutti gli appartamenti disponibili per un confronto “reale, leale e costruttivo e per dare risposte concrete all’emergenza abitativa, fortemente sentita anche nella nostra città e destinata ad aggravarsi vista la mancata riconferma da parte del Governo Meloni, nella legge di bilancio 2023, del fondo morosità sociale e del fondo sociale affitti”.