VASTO – Aperto questa mattina il primo cantiere delle sei opere infrastrutturali in capo alle Zes Abruzzo. Nello specifico, si tratta di una rotatoria tra strada statale e la provinciale proprio all’imbocco dell’area industriale di Vasto. Un’opera che servirà a velocizzare il traffico di veicoli e mezzi commerciali in un’area fortemente strategica. Importo complessivo dell’intervento, il cui soggetto attuatore è proprio la Zes, la somma di 1 milione 200mila euro. Opera simbolica sia perché attesa da anni sia perché, sottolinea il Commissario Mauro Miccio: “interpreta perfettamente il ruolo delle ZES. La rotatoria è un’intersezione che assolve al compito di velocizzare e fluidificare il traffico collegando diverse strade. Ed è questo anche il sostanziale compito delle ZES, intervengono nei processi e nei progetti mettendo in connessione i diversi livelli istituzionali e i numerosi portatori di interessi velocizzando tutti i procedimenti attuativi. Non dimentichiamo che quelli finanziati con il PNRR sono interventi attesi da tempo e spesso incagliati in controversie e problematiche irrisolte. E con il recente Decreto Legge del 16 febbraio il Consiglio dei Ministri ha revisionato il sistema di governance del PNRR per accelerare ulteriormente la realizzazione delle opere attraverso la semplificazione delle procedure a monte. Un Codice lavori specifico che riguarda i progetti finanziati con i fondi straordinari”.
“L’obiettivo della Regione, attraverso la Zes, – ha dichiarato il presidente Marsilio – è quello di far decollare un territorio, quello del comprensorio vastese, che esprime grandi potenzialità ma che sconta anche una storica carenza di infrastrutture e collegamenti viari. Questo 2023 si annuncia come l’anno della svolta perché si apriranno diversi cantieri e devo dare merito al presidente dell’Autorità di sistema portuale Garofalo di aver sostenuto l’inserimento di Vasto tra quelli di rilievo nazionale. Questo anche nell’ottica di realizzare un maggior equilibrio territoriale considerando che i nostri porti, pur essendo più piccoli di quelli marchigiani, non meritano certo quella marginalità cui erano stati relegati nel passato. Oggi stiamo lavorando per realizzare Infrastrutture al servizio di quest’area portuale ed è fondamentale, a tal proposito, la sinergia che si è creata sia con Rete Ferroviaria Italiana che con l’Anas”.
La Zes, oltre alla rotatoria, realizzerà anche la banchina dove sarà realizzata la tratta ferroviaria al servizio del trasporto merci su rotaia per complessivi 7milioni 650mila euro. In programma c’è un piano integrato di interventi in area porto ed interporto che vale complessivamente circa 50 milioni di euro considerando l’impegno di RFI. All’incontro odierno sono interventi il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il sindaco di Vasto e presidente della Provincia, Francesco Menna e il presidente dell’Autorità Portuale Centro Adriatica, Vincenzo Garofalo; per Rete Ferroviaria Italia è intervenuto Giovanni Ciardiello. Un ampia rappresentanza di autorità civili e militari e delle parti sociali che pois si sono ritrovati alla “Puccioni 1888” fra le aziende insieme al gruppo Arverdi e alla Ecofox stanno investendo nell’area ZES di Vasto con significative ricadute occupazionali.
Le altre opere Zes in Abruzzo e l’economia del mare.
In Abruzzo la struttura commissariale è soggetto attuatore delle seguenti altre opere: completamento infrastrutturale trasporto merci piastra logistica in area industriale di Saletti (24 milioni e 400 mila euro); completamento infrastruttura porto di Ortona, collegamento ultimo miglio ferroviario e riqualificazione area banchina (4 milioni e 800 mila euro); strada di collegamento fra il casello autostradale e la statale 16 in prossimità della galleria “Marrucina” (2 milioni di euro); potenziamento e ampliamento del Porto di Vasto con l’obiettivo di adeguare il sistema portuale alle esigenze delle flotte più moderne e delle navi container per il trasporto merci di grandi dimensioni (7 milioni e 650 mila euro). Si tratta di opere che integrano gli interventi della Regione Abruzzo e di Rete Ferroviaria Italiana (che a Vasto realizzerà un binario di circa 3 km per un investimento di 25 milioni di euro) e che sono ricomprese nella strategia più complessiva che mira a sostenere a sostenere la Blu Economy. Quell’economia del mare che vede l’Italia in una posizione di primo piano considerato che la pandemia e la guerra hanno accelerato processi già in atto e che vedono un forte ripensamento rispetto alla globalizzazione dei mercati con un accorciamento delle catene di fornitura e il ritorno delle produzioni in Paesi più “vicini” rispetto alle lunghe rotte. E l’Italia è specializzata nelle rotte e medio e corto raggio. I moltiplicatori di impatto della ZES e dei Porti è stato calcolato dal Centro Studi del Mediterraneo di Banca Intesa: il traffico container dei Porti che hanno una ZES è del 8,4%; le risorse pubbliche hanno un effetto moltiplicativo di 1 a 3: ogni euro pubblico di credito di imposta ne attiva ulteriori 2 provenienti dal privati; nelle free zone risulta un aumento dell’export del4% annuo aggiuntivo rispetto a quello generato sul territorio; ogni euro investito nei porti ne genera 2,5 nell’economia.