PINETO – La società ABBA Pineto, nel prendere atto della decisione del giudice sportivo nazionale di respingere l’istanza di ricorso presentato al termine della gara di Belluno a evitare di passare anche per sprovveduti, intende precisare le modalità con le quali ha espletato le formalità regolamentari del procedimento.
- Al termine della gara, come da evidenza fotografica allegata e da video presente nelle piattaforme e canali social, il nostro capitano Calonico e almeno 7 componenti dello staff dirigenziale e di squadra attendevano gli arbitri davanti la postazione del segnapunti.
- A precisa richiesta di voler confermare l’istanza, correttamente preannunciata, gli arbitri rispondevano che dovevamo presentare una documentazione scritta dettagliando le motivazioni della conferma. La stessa doveva essere messa in busta chiusa.
- Come chiunque può immaginare, in una fase concitata di una gara che aveva già subito forti tensioni e una lunghissima interruzione tra il 4 ed il 5 set, reperire una busta e buttare giù una dichiarazione sensata ha richiesto la calma e il tempo necessari, di quest’ultimo ci avevano tranquillizzato i direttori di gara dicendoci di non preoccuparci in alcun modo.
- Tornati nello spogliatoio arbitrale, dettagliata su carta la conferma già espressa correttamente al termine della gara, gli arbitri ci facevano annotare l’orario in quell’istante (non quando temporalmente richiesto subito al termine della gara).
Va da se che non possiamo che stigmatizzare fermamente l’accaduto, ritenendo inaccettabili, in un campionato di Serie A, una serie così evidente di errori non solo tecnici ma anche procedurali. L’art. 23 del regolamento Giurisizionale commi 3 e 4 recitano “conferma scritta…” si rifanno al periodo di utilizzo del referto cartaceo. Nel caso è li che per iscritto va apposta nello spazio osservazioni la conferma del reclamo e la firma del Capitano. Con l’avvento del referto elettronico la conferma scritta va semplicemente inserita nell’e-scoresheet e firmata dal capitano dopo la sua chiusura e stampa (la casistica è ampia ed articolata) Se poi la nostra Federazione trova continui cavilli per dissuadere le società possono anche dircelo chiaramente
Il paradosso è che si voglia far credere che le inadempienze tecniche e di perfezionamento dipendano dalla nostra incompetenza.
I punti lasciati sul campo saranno probabilmente decisivi per le sorti del nostro campionato, che si sta dimostrando bellissimo e ricco di contenuti tecnici frutto dei sacrifici sportivi ed economici di tante società che, come la nostra, vorrebbero pensare esclusivamente all’aspetto sportivo e non a quello arbitrale che, purtroppo, ogni settimana offre interpretazioni regolamentari, e non, davvero difficili da commentare
Da ultimo riteniamo ancor più grave che, nonostante le ripetute richieste di accesso agli atti del procedimento, la nostra Società non abbia ricevuto a tutt’ora dalla Federazione alcunché, se non una richiesta di versamento di una tassa la cui causale non è prevista dal sistema di pagamento online (alleghiamo anche questo). Tassa, ci risulta, mai versata nel corso della stagione da alcun sodalizio nei casi di specie.
E’ questa la giustizia sportiva federale? Si garantisce cosi il sacrosanto diritto alla difesa?
Continuiamo a domandarcelo, ringraziando le tante società che, pur in leale competizione sportiva con noi, ci hanno offerto la loro solidarietà comprendendo come la questione arbitrale sia ormai diventata un problema in vista delle fasi cruciali dei campionati.
E’ per questa ragione che, sempre se ci verrà consentito, valuteremo ogni azione legale, sportiva e non, a tutela della nostra attività – Ufficio Stampa –