ALBA ADRIATICA – “Nell’incontro con il Direttore Generale dott. Di Giosia, che si ringrazia per la gentile disponibilità, Italia Viva Val Vibrata ha tenuto a ribadire la penalizzazione a danno della comunità teramana nella distribuzione dei fondi Pnrr destinati alla regione Abruzzo. Apprezza tuttavia la programmazione messa in atto dalla nostra ASL in merito alla strutturazione sull’intero territorio provinciale, anche su quello più remoto peri-montano, di presidi sanitari atti a rafforzare la cosiddetta ‘Sanità di prossimità’.

Per quanto riguarda l’ospedale di S. Omero, la delegazione di Italia Viva Val Vibrata, accompagnata nell’occasione da Luciano Monticelli, apprezza i propositi dell’azienda di volerlo tutelare e rafforzare, anche per il suo ruolo di argine alla mobilità passiva verso le Marche. A tal proposito il movimento vibratiano torna tuttavia a stigmatizzare la mancata acquisizione, a differenza degli altri tre presidi provinciali, di una TAC performante. Inoltre, sono state illustrate ai vertici ASL la grave carenza di personale medico che, anche se comune ai rimanenti ospedali, a S. Omero sembrano, dati alla mano, più significativi. Ancora, sono stati chiesti una celere realizzazione del progetto di ristrutturazione del Pronto Soccorso, di prevedere nuovi spazi a ridosso della struttura esistente, di procedere con l’umanizzazione dei reparti di degenza, a cominciare dalla sostituzione dei letti dei reparti, vecchi di 40 anni, operazione in avanzata fase di realizzazione negli altri tre ospedali provinciali e a S. Omero ancora al palo.

Italia Viva Val Vibrata ritiene infine che il Punto nascita, inserito dalla precedente programmazione tra i soli otto operativi nell’intera regione, debba rimanere punta di forza del presidio. Per cui, nel rilanciare la richiesta di ripristino della Parto-analgesia, che tanto lustro ha dato in passato al presidio ed all’intera ASL, la delegazione vibratiano lancia l’allarme su voci di un declassamento a UOSD da UOC del reparto di Ostetricia – Ginecologia. A conclusione del gradito confronto, Italia Viva Val Vibrata si permette di segnalare la anomala distribuzione sul territorio delle otto commissioni di invalidità, e invita l’azienda di suddividerle due per distretto, sempre nel rispetto della logica di Sanità di prossimità” – Emilio Di Biase, Italia Viva Val Vibrata –