TERAMO – L’epoca della narrazione è finita. La nostra città sta subendo la più grande crisi demografica della propria storia plurimillenaria. È urgente parlare di questioni di alto spessore, tornare al virgiliano “paulo maiora canamus”, cioè occuparsi di grandi progetti di sviluppo e di rilancio, non già delle “umili tamerici” (cioè le rotondine e le pezze d’asfalto).
La prima delle vocazioni di Teramo è quella veterinaria, perché siamo innanzitutto una terra di pastori e di allevatori, perché abbiamo la sede di uno dei dieci Istituti Zooprofilattici italiani (il nostro è stato fondato nel 1941) e siamo sede universitaria di una delle tredici Facoltà di Medicina Veterinaria italiane (la capitale Roma, ad esempio, ne è priva).
La nostra storia e le nostre competenze in materia di zootecnia e di protezione della salute degli animali sono ampiamente note e dimostrate, sia sotto il profilo della prevenzione delle malattie infettive degli animali e della loro diffusione, sia sotto il profilo della prevenzione delle conseguenze patologiche che esse possono avere sull’uomo (i recenti eventi pandemici ne sono la plastica dimostrazione).
Ecco perché bisogna puntare ad accrescere e a valorizzare questa primaria vocazione cittadina, chiedendo l’istituzione di un’Agenzia Europea della Veterinaria da ubicare proprio a Teramo. Come è noto, le Agenzie dell’Unione Europea sono organi indipendenti, specializzati per materia e hanno finalità di consulenza per le Istituzioni Comunitarie e gli Stati membri dell’UE. L’Italia è sede di due sole agenzie: quella per la Sicurezza Alimentare a Parma e quella per la Formazione Professionale a Torino.
Ad oggi manca un’Agenzia europea con tali specifiche competenze e Teramo è la candidata ideale per ospitare un’Istituzione di tale prestigio, anche perché siamo una delle sole sei città italiane ad essere sede sia di un IZS e sia di una Facoltà di Medicina Veterinaria.
Ovviamente occorre mettere a sistema tutte le istituzioni, a partire dal Governo italiano (la Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, è stata eletta proprio nel collegio di Teramo), passando per il Presidente della Regione Abruzzo, per il Rettore dell’Università di Teramo, per il CdA dell’IZS Abruzzo e Molise, per tutte le altre Autorità nazionali e locali interessate.
È un sogno, ma non un’utopia, come fu un sogno 82 anni fa la nascita del IZS, nel 1941: pionieristico ma realizzato, coltivato e accresciuto fino ad oggi. Bisogna che l’Università e l’Istituto Zooprofilattico dialoghino di più e che si compenetrino, ciascuno secondo le proprie competenze; bisogna accrescere i campi di azione e di ricerca, le specializzazioni e la formazione, le competenze e le aree di studio e di interesse.
Tutti devono lavorare assieme per rendere Teramo il vertice e il fulcro tecnico-scientifico, nazionale ed europeo, della materia. L’IZS sta già realizzando la propria nuova sede a Colleatterrato, la Facoltà di Medicina Veterinaria è vicinissima sia in linea d’aria che con le vie di trasporto.
Teramo subisce da decenni una sistematica operazione di spoglio di enti pubblici e di istituzioni, per cui è giunta l’ora di invertire la tendenza, di operare un riequilibrio, di tornare a crescere, di chiedere a tutti una mano per riuscirci, sapendo che ci spetta, che non stiamo pretendendo niente di più di quanto siamo ampiamente titolati a poter chiedere, senza far torto a nessuno, senza defraudare alcuno. Iniziamo a immaginare, con proposte concrete a cui dare gambe per camminare, un futuro possibile e auspicabile di crescita e di sviluppo – La candidata Sindaca di Teramo
F.to Maria Cristina Marroni –